Giorgio Bellia, torinese, 88 anni, se n’è andato venerdì scorso 28 aprile. Era il grande “artista-fotografo” di automobili – e di personaggi che avevano rapporti diretti con l’automobilismo: designer, carrozzieri, piloti, attori -, così definito anche negli USA perché non ha mai ritratto un prototipo o un nuovo modello in uno studio, bensì sempre all’aperto e in luoghi che magari aveva scoperto viaggiando nei paraggi o era volutamente andato a scovare per trovare insolite belle cornici per le nuove vetture.

Uno scatto può cambiare una vita.

Era diventato il beniamino della Pininfarina con una sua foto scattata in Tunisia, sull’isola di Djerba: era in vacanza con l’allora sua compagna – la modella Marisa (la quale lavorava anche per il SAMIA, Salone Mercato Internazionale dell’Abbigliamento e Moda che si teneva a To-Esposizioni) – quando scopre che il medico dell’isola ha appena acquistato e ricevuto un’Alfa Romeo Giulia Spider bianca, disegnata appunto dalla Pininfarina. Così gli chiede di fotografarla, con Marisa appoggiata alla fiancata con i suoi pareo e reggiseno rossi a disegni bianchi: a fianco e sullo sfondo sabbia color mattone chiaro, un po’ di mare e le palme.

Uno scatto può cambiare una vita.

Giorgio Bellia

La foto finisce nelle mani di Pinin e del figlio Sergio che se ne innamorano: così Bellia diventa automaticamente il fotografo prediletto della mitica Carrozzeria. Nel 2006 ha donato il suo cospicuo archivio fotografico al Museo dell’Auto. Per ricambiare, il Presidente Benedetto Camerana e la bravissima direttrice Mariella Mengozzi hanno fatto ingrandire ed esporre 50 stupende foto, dove apparivano anche gli attori Marcello Mastroianni e l’americano Steve McQueen, facendolo poi intervistare sul palco del MAUTO dallo “showman” Piero Chiambretti. E’ stata la sua ultima apparizione in pubblico.

 

Gian dell’Erba