Monica Fraia è un giovane medico le cui abilità, competenza e bravura sono sulla bocca di tutti. La cosa non poteva non suscitare stupore; un medico che si occupa di chirurgia e medicina estetica, che viene descritta a fior di labbra, come una professionista particolarmente valente, meritava una risposta alla curiosità.

Quindi siamo andati a conoscerla e a visitare il suo studio di via Giulia di Barolo a due passi da Piazza Vittorio.

lo racconta Monica Fraia.

Buongiorno Monica, desideravamo sapere qualcosa della sua professione, e cosa l’ha condotto a scegliere questo particolare indirizzo.

Mi fa piacere condividere questa mia esperienza, perché la storia che mi ha portato fino a qui è particolare. Cominciamo subito con il dire che non ho parenti medici , quindi un po’ per sfida, un pò per scelta, ho provato il test d’ingresso a medicina ed è stata una grande conferma, temevo che non sarei riuscita subito ad entrare.

Invece, mi sono posizionata tra i primi.

Durante gli anni di medicina mi sono appassionata e ho scoperto che mi piacevano pressappoco tutte le materie. Durante quegli anni mi sono ritrovata, a causa di vicende famigliari, a toccare con mano cosa sia la sofferenza. Questo mi ha condizionato e fatto decidere per la specialistica un ambito dove non fossero presenti i tumori. E mi è rimasto poco per scegliere. Neonatologia, scienze della nutrizione, medico di base perché mi piace il rapporto con le famiglie ed infine, chirurgia plastica, un delle più difficili. Sono stata la più giovane d’Italia a passare il concorso. Non ero sicura di averlo conseguito ma è stato il momento che mi ha cambiato la vita.

E adesso ogni giorno mi rendo conto che non posso più stare senza e me ne innamoro ogni giorno di più. E’ uno dei regali più grandi che potessi ottenere e mi fa sentire completa.

Quando è come e nata l’idea di aprire un tuo studio professionale ?

Dopo anni in cui ho lavorato al fianco di altri professionisti ho capito che forse era il momento per esprimere al cento per cento me stessa.

Un’idea maturata nel tempo e poi quando ho visto questo posto, dove siamo adesso, me ne sono innamorata. Questo mi ha dato uno slancio in più. Mi sono detta dove mi vedo in futuro? Qui, in questo luogo. A posteriori mi sono detta ma perché ho aspettato tanto.

Sicuramente il Covid non ha aiutato, ho aperto a maggio, precisamente il 18 maggio. Avevo le chiavi da febbraio e piano piano l’ho arredato come l’ho volevo io, ho scelto ogni cosa che potete vedere.

Quale tipo di clientela si rivolge a te e cosa ti chiedono ?

La mia clientela è molto eterogenea, possiamo fare una prima distinzione tra ragazze molto giovani che si avvicinano a me tramite Istagram, o tramite amiche e il passaparola che desiderano principalmente migliorare alcuni aspetti del loro viso o del loro corpo per sentirsi più a proprio agio con se stesse.

E poi c’è un pubblico di signore che vogliono invecchiare mantenendo un’età minore di quella biologica. Inoltre ci sono giovani donne che vengono per chiedere. Ma cosa puoi fare per rendermi ancora più bella ? Il piacere maggiore è riuscire ad accontentare ogni paziente.

lo racconta Monica Fraia.

Monica Fraia

Cosa chiedono invece gli uomini ?

La maggior parte degli uomini che si avvicina ad uno studio di medicina estetica è omosessuale, in genere mi chiedono un filler labbra o il ringiovanimento delle rughe.

Senza distinzioni invece sono richiesti trattamenti come il rinfoltimento dei capelli, rinofiller o rinoplastica, asportazione di peli in eccesso e la cancellazione dei tatuaggi, cicatrici o nei. Anche solo un grosso neo sul naso di un ragazzino diventa un motivo per sentirsi a disagio.

Senza dimenticare la parte ricostruttiva che riguarda operazioni, ustioni, interventi per traumi o tumori e malformazioni congenite.  Il mio lavoro è accompagnare per mano il paziente da quando entra fino alla fine del suo percorso.

Quindi tutti quanti in modo diverso rincorriamo la bellezza…

Certo, perché ognuno ha qualcosa che potrebbe e vorrebbe migliorare, e magari così potrebbe sentirsi ancora più a suo agio con se stesso. E’ questo il mio obiettivo.

Come si riesce ad individuare le necessità le domande e cosa si è poi in gradi di offrire ?

Sicuramente è importante quando ho un paziente seduto davanti a me comprenderlo ed ascoltarlo a pieno. Cercando di entrare in empatia con lui. Capita che alcuni pazienti nascondano dietro una richiesta molto altro. Quindi bisogna capire bene ogni sua parola e ogni sua esigenza senza dimenticare la sua personalità, la sua psicologia per entrare davvero in confidenza.

Non è sufficiente rispondere ad una domanda.

Se, facciamo caso, entra una ragazza e mi chiede voglio le labbra grandi, cerco di guardarla nel complesso e non ascolto unicamente quell’esigenza. Per cominciare le espongo una spiegazione dettagliata su come sarà il trattamento, su cosa possiamo realisticamente ottenere e sul fatto che non è standard.

Per evitare trattamenti non necessari o che reputo non siano positivi per la paziente stessa; bisogna valutare molti aspetti per non andare incontro ad un insuccesso.

Nel suo studio vengono anche minorenni ?

Raramente, se vengono sono sempre accompagnati dai genitori. Principalmente per orecchie a sventola, nasi particolarmente brutti. Per i nasi si interviene solo con il rinofiller, la rinoplastica si fa solo dopo i vent’anni e sarebbe esagerata. Il rinofiller è come un trucco e non è permanente e nemmeno invasivo.

A Cirano cosa avrebbe consigliato ?

Quello è un caso veramente complicato. Lo avrei avuto avere davanti…

lo racconta Monica Fraia.