GazzettaTorino insieme alla galleria A Pick Gallery presenta una “Performance lecture“, ossia una sorta di viaggio storico letterario dove la storia contemporanea si intreccia con quella dell’arte. Una formula nuova e antica insieme costruita con il climax delle rivelazioni, del tempo polveroso e lento in cui un sarcofago viene aperto per la prima volta, fatta di riferimenti e fatti più ricordati che conosciuti a fondo. 
La "performance lecture"

Manuela Gandini

Qualcosa ci sta sognandoè un talk performativo ideato e interpretato da Manuela Gandini, un’immersione nell’arte e nella vita dell’Europa dal 1929 al 2023, un viaggio nel tempo tra i falsi dèi del Novecento, gli spettri del Nazismo, le visioni surrealiste e contemporanee.
La lezione attraversa la magia nera del potere omologatore e il misticismo visionario dell’arte, i rituali, il crollo dei monumenti e i nuovi miti sino a giungere a una presunta, quanto improbabile, attuale “morte dell’arte” o “nascita” di una visione alternativa all’esclusività antropometrica.

Il viaggio, concepito come lettura scenica, parte da due diverse città: Monaco di Baviera e Parigi. E’ il 1929 e un’inquietante nebbiolina fende la luna. A Monaco, Eva Braun si spazzola i capelli sognando di diventare una diva, a Parigi Luis Buñuel, nel film “Un Chain Andalous” affila un rasoio pronto a tagliare l’occhio di una donna aperto sul secolo breve.

Il Novecento è una camera oscura dentro la quale sorgono le mura di Auschwitz, il fungo atomico, l’LSD, le solarizzazioni di Man Ray, il 68, la pecora Dolly, la morte dei Kennedy e la massificazione della Coca Cola e di Marilyn.

Da un lato, i totalitarismi impongono ordine, propaganda, obbedienza, morte, alimentando la banalità del male. Dall’altro, una danza androgina nei territori leggeri e densi del Surrealismo, tramuta la tragedia in arte con potenti rituali volti a celebrare la vita al di là del bene e del male. Il racconto dell’amore bruciante, tossico e morboso di Eva Braun per il Führer si vaporizza il giorno del loro suicidio, in corrispondenza della profanazione simbolica, da parte di Lee Miller, dell’appartamento di Hitler. “Qualcosa ci sta sognando” è un’incursione nella dark zone della nostra storia attraverso gli occhi spenti di figure grigie come Joseph Goebbels e di vulcaniche artiste e artisti tra i quali Leonora Carrington, a Maria Lai, Marina Abramovic, Alejandro Jodorowsky, Bo Zheng, Guy Debord, Joseph Beuys, Michelangelo Pistoletto, Bartolina Xixa… 

Un modo inedito e coinvolgente per riappropriarsi del tempo e dei suoi protagonisti. La serata, in data unica, sarà a favore della Fondazione Veronesi – delegazione di Torino, a sostegno dei progetti e delle sue attività.

Pier Sorel

Manuela Gandini Curator of Contemporary Art, has been collaborator for daily newspaper La Stampa.  Editor in Chief of the Cultural Magazine Machina. Professor of Critical Writing and History of Contemporary Art II at NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano – and Visiting Professor at Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Architettura Design e Urbanistica.  Previous Collaborations: Il Sole 24 Ore, Il Giorno, Diario, Arte, Flash Art, Juliet, Alfabeta2. Art Director of Multidisciplinary Space Artandgallery in Milan from 2002 to 2007.  Author of numerous essays, now engaged in many projects with Michelangelo Pistoletto and Cittadellarte, involved as Ambassador of “Third Paradise”.  Author of “Leo Castelli. Il signore dell’ arte” (RAI- DSE Movie 1992) and “Ileana Sonnabend. The queen of art” Castelvecchi 2008. War Reporter during Balkans’ war (1992-1995) has been involved in cultural projects for reconstruction of Sarajevo Library. She organizes Lectures and Talk directed and preformed by herself.