La Fondazione CRT, il Politecnico di Torino e l’Istituto Italiano di Intelligenza Artificiale (AI4I) annunciano la nascita della Digital Revolution House (DRH), un nuovo e strategico hub per la ricerca e la formazione sull’Intelligenza Artificiale e l’innovazione digitale, frutto di un investimento di 15 milioni di euro da parte della Fondazione CRT e 25 milioni da parte del Politecnico di Torino.

Ispirata al modello OGR Torino, la DRH si configura come un’alleanza strategica mirata a rafforzare la posizione di Torino come capitale dell’innovazione. La struttura, tecnologicamente avanzata e flessibile, ospiterà didattica innovativa, laboratori di ricerca interdisciplinare e favorirà la sperimentazione, il trasferimento tecnologico e la co-progettazione tra mondo accademico e industriale.

Per l’AI4I, l’accordo segna il completamento del suo insediamento fisico a Torino, con spazi dedicati alla ricerca e alla formazione che saranno complementari a quelli già esistenti alle OGR. Il progetto, che si inserisce nella rigenerazione urbana della Spina 2 e nel perimetro allargato della Cittadella Politecnica (inclusi OGR ed Energy Center), mira a creare un polo di attrazione internazionale in grado di generare sviluppo sostenibile, attrarre talenti e consolidare la comunità scientifica e produttiva. L’edificio, con un investimento complessivo di oltre 40 milioni di euro, si articolerà su cinque livelli: il piano terreno sarà dedicato alla Casa dei Team studenteschi, il primo alla formazione, e i livelli superiori alla ricerca applicata in collaborazione con l’AI4I e partner di eccellenza. La costruzione, che rispetta il Protocollo Itaca per la sostenibilità ambientale e l’alta prestazione energetica, posiziona la Digital Revolution House come un motore di sviluppo che coniuga transizione digitale, sostenibilità e valorizzazione delle competenze.

Un tridente puntato sul futuro, una torre d’avorio digitale, per porre Torino all’avanguardia nel settore che detta le regole della modernità scientifica e probabilmente domani le renderà imprescindibili. Una Digital House che dovrebbe aprire i battenti nella primavera del 2027, dove la Revolution è l’utilizzo d’intelligenza antica, fatta di strategica, diplomazia, visione sociale, collaborazione tra enti diversi e finanziamenti indirizzati ad attivare un motore di sviluppo e competitività capace di attrarre talenti, investimenti e collaborazioni internazionali.