Ad un passo dalla Scuola Holden e dal Sermig Arsenale della Pace, dove Piazza Borgo Dora si piega a gomito per lasciarsi accarezzare dal Lungo Dora si trova uno storico istituto intitolato al nipote di Giacomo Matteotti, pioniere illuminato dello studio del design e della grafica. Un innovatore riconosciuto che ha di fatto spalancato le porte ad una professione completamente nuova e necessaria quanto mai.

Stiamo parlando di Albe Steiner naturalmente. Di lui Italo Calvino scrisse:
Il segreto di Albe era nella contentezza che metteva nel suo lavoro, divertendosi come se giocasse. Nella contentezza che cercava continuamente di trasmettere negli altri attraverso tutto ciò che faceva e diceva e con la sola sua presenza. Un divertimento che non implicava affatto un atteggiamento di distacco, anzi egli credeva nel suo lavoro con una serietà e una passione assolute, in tutta la sua visione del mondo; la sua morale attiva, la sua passione pedagogica, il suo entusiasmo li esprimeva nel suo lavoro.
All’interno dell’Istituto omonimo divenuto negli ultimi anni anche Liceo Artistico, si formano i giovani nel campo della grafica, della fotografia e della comunicazione multimediale.

Motivati dall’intento di creare un ponte tra la scuola ed il mondo dell’arte, avvicinandoli, creando un trait d’union che li favorisca a vicenda, nell’edificio è stato allestito uno spazio d’arte denominato “Spazio Steiner”, un luogo fisico che torna ad ospitare le arti visive dopo un decennio: vi saranno esposte opere di grafici, illustratori, fotografi e video artisti.
Le arti visive si configurano come un linguaggio espressivo che trascende la mera rappresentazione estetica, Steiner su questo ha scritto moltissimo, agendo come veicolo privilegiato di emozioni, concetti e riflessioni.
Attraverso il linguaggio delle immagini, dei colori e delle forme, esse offrono una via per esplorare la complessità dell’esperienza umana, intrecciando soggettività e universalità. In tal senso, l’arte visiva non solo arricchisce la comprensione del mondo, ma ne ridefinisce continuamente i confini, elemento fondamentale per i nostri giovani studenti, spesso disillusi e smarriti da questa strana società contemporanea.
Lo Spazio, generosamente sostenuto dal Preside dell’Istituto, Pietro Rapisarda, è capitanato dai docenti Paola Gandini, Mirko Orlando, Loredana Iannuzzi, Serena Parodi e Guido Mori, che con intuito e generosità hanno organizzato questa prima occasione con una mostra personale di una artista ammirata e premiata come Lorena Canottiere, illustratrice di punta riconosciuta nel panorama non solo italiano.

L’inaugurazione è fissata per il 24 gennaio alle ore 17, dove circa trenta opere racconteranno la poetica e l’abilità narrativa dell’artista che sarà presente.
Nata a Bra nel 1972 Canottiere inizia a lavorare come autrice di fumetto su il Corrierino, Schizzo Presenta, Mondo Naif, Focus Junior, ANIMAls, Slowfood, Internazionale, La Lettura de il Corriere della Sera, TuttoLibri, Le Monde Diplomatique.
Chiamata come illustratrice per le maggiori case editrici italiane oltre a dedicarsi a locandine, design di cd musicali, ottiene successo anche attraverso i suoi libri a fumetto come “Oche. Il sangue scorre nelle vene” Coconino Press; “ça pousse” edito in Spagna, Italia, Francia, Germania e Cile da Diabolo Edizioni.

Con Verdad vince in Francia il Gran Prix Artemisia 2018, assegnato dalla giuria con l’unanimità dei voti.
Verdad ottiene anche la nomination, nel 2017, a Lucca Comics e al Napoli Comicon. Lo stesso anno esce in Italia e Francia il romanzo a fumetti “Salvo imprevisti” che viene selezionato al Prix Artemisia 2021.
Nel 2020 esce per Einaudi Ragazzi l’albo illustrato “Bella ciao”, sul testo dell’omonima canzone, vincitore del Premio Speciale Andersen 2021. A Lucca Comics 2021 partecipa con un suo ritratto alla mostra al Palazzo Ducale “Fumetti nei musei | Gli autoritratti degli Uffizi”, autoritratto che entrerà a far parte della collezione permanente di autoritratti degli Uffizi, a Firenze.
