Un fantasma si aggira intorno alla sala del Consiglio Comunale di Torino.

Fluttua incorporeo e sorridente, lo sguardo azzurro di sempre, ancora capace di portare scompiglio nelle decisioni, nei pensieri e nei giudizi esattamente come quando era in vita. Ricorda il fantasma del padre di Amleto che appare sui torrioni del castello di Elsinore, quando decide di rivelare al figlio un terribile segreto, scatenando l’avvio della storia.

Fortunatamente nella realtà non siamo in presenza di una tragedia, piuttosto nella risaputa farsesca comédie humaine della politica che di fronte alla richiesta di intitolare un tratto di corso Siccardi a Marco Pannella, va in crisi.

Un fantasma si aggira

Marco Pannella

A sostegno della richiesta di intitolazione è nata una raccolta firme promossa da Sergio Rovasio, Presidente dell’Associazione Marco Pannella di Torino definito con arguzia e verità il “mister Wolf di Torre Argentina”, quartier generale del Partito in quel di Roma. Un vero risolutore di problemi e fidato collaboratore di Pannella negli anni. Aver deciso di costruire una raccolta firme di personalità eminenti di questa città significa conoscere bene come funziona e dove sono i suoi punti deboli.

Infatti la proposta è stata cassata al momento del voto.

Forse stupiti dall’aver mostrato così platealmente a tutti la natura inconscia e un certo background culturale, chi si è opposto ha subito inviato una lettera, excusatio non petita, che si è dimostrata la classica toppa peggiore del buco.

Tuttavia la saga non finisce e nemmeno vi è resa. E’ di oggi una formale richiesta al Sindaco Stefano Lo Russo, da parte di Rovasio di potersi incontrare. La reciproca saggezza, non priva di astuzia sociale, porterà probabilmente ad una soluzione positiva e il fantasma di Pannella potrà continuare a disturbare o inquietare solo i falsi riformisti, i falsi liberali, coloro che non gli hanno mai perdonato di essere riuscito con un partito piccolissimo a far rotolare questo paese dentro alla modernità e ad un cambio di prospettiva gigantesco. Di aver costruito sui temi dei diritti un castello degno di Shakespeare da cui sono tutt’ora fuori dalle mura pur invocandolo ogni giorno senza esserci mai davvero entrati.

Un fantasma si aggira

Di seguito la motivazione e i firmatati della petizione.

Il luogo indicato, nell’area centrale pedonale-giardini di Corso Siccardi, presenta anche un grande significato storico dato che l’area si trova in direzione di Piazza Savoia ove è ubicato l’obelisco simbolo della laicità dello Stato dedicato alle Leggi Siccardi del 1853; inoltre le prime due sedi ufficiali del Partito Radicale furono aperte in Via Cernaia nei primi anni ’70 e in Via Garibaldi nella seconda metà degli anni ’70, l’area da noi proposta si trova esattamente tra queste due importanti Vie.

I firmatari:

Sergio Rovasio, Presidente Associazione Marco Pannella di Torino

Silvio Viale, Consigliere Comunale Torino

Mario Barbaro, membro della Segreteria del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito

Elena Lowenthal, Scrittrice, Direttrice Circolo dei Lettori;

Roberto Capra, Presidente della Camera Penale del Piemonte Occidentale e della Valle d’Aosta Vittorio Chiusano;

Angelo Pezzana, Fondatore del Fuori, Direttore di Informazione Corretta;

Don Luigi Ciotti, Gruppo Abele;

Pier Franco Quaglieni, Direttore del Centro Pannunzio Torino;

Bruno Segre, Avvocato, presidente ANPPIA e dell’Associazione del Libero pensiero Giordano Bruno, capogruppo emerito PSI nel Consiglio Comunale di Torino 1975/1980

Marco Brunazzi, Presidente Istituto di Studi Gaetano Salvemini;

Caterina Simiand, Direttrice Istituto di Studi Gaetano Salvemini;

Ulrico Leiss di Leimburg, Console onorario della Repubblica di Polonia a Torino;

Dario Arrigotti, Console onorario di Ucraina a  Torino;

Luciana Littizzetto, artista, attrice;

Piero Chiambretti, artista, presentatore tv;

Laura Camis de Fonseca, Fondazione De Fonseca Torino

Sara Levi Sacerdotti, Manager Project;

Eraldo Pecci, commentatore tv, già calciatore centrocampista;

Giacomo Galeazzi, Caposervizio Esteri de La Stampa;

Antonella Parigi, Ideatrice Scuola Holden, del Circolo dei Lettori e di Torino spiritualità; già Assessore alla cultura e Turismo Regione Piemonte;

Antonio Pittarelli, Direttore della Libreria Internazionale Luxemburg di Torino

Edmondo Bertaina, Direttore GazzettaTorino;

Bruno Mellano, Garante Regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della Regione Piemonte;

Piero Abbruzzese, Consigliere Comunale Torino, Primario di Cardiochirurgia pediatrica;

Alberto Andrion, Professore, già Direttore Generale degli ospedali Cto, Regina Margherita e del 118;

Giuseppe Bonino, Manager Aziendale, studioso di storia del Piemonte;

Anna Chiusano, Avvocata;

Fulvio Gianaria, Avvocato;

Pasquale Quaranta, giornalista de La Stampa;

Simona Ventura, presentatrice Tv;

Roberto Piana, regista teatrale;

Federica Gamma, Professoressa, Primario Medicina Generale;

Lorenzo Cabulliese, Andrea Turi, Giorgio Maracich, coordinatori Associazione Radicale Adelaide Aglietta;

Paolo Chicco, Avvocato, Scrittore;

Anna Chiusano, Avvocata;

Fulvio Gianaria, Avvocato;

Emilia Rossi, Avvocata;

Pietro Marcenaro, già Senatore;

Igor Boni, Presidente di Radicali Italiani;

Enzo Cucco, Presidente Associazione Radicale Certi Diritti;

Claudio Desirò, Segretario di Italia Liberale e Popolare

Edoardo Fiammotto, pubblicista, Scuola di liberalismo

Alessandro Lorenzi, Osservatorio 21, già Presidente Smat

Silvana Appiano, Osservatorio 21;

Silvana Graziella Ceresa, Osservatorio 21, Psicoanalista, Psicoterapeuta;