Per non perdere il grande patrimonio storico, politico e culturale, costruito su quei supporti basilari che un tempo erano vassoi di cellulosa per portare in tavola il nero piombo di caratteri a stampa, ci sarebbe un progetto per contribuire all’arricchimento del “Portale digitale dell’informazione giornalistica piemontese” attraverso la digitalizzazione integrale delle tre testate più rappresentative del pensiero cattolico in Piemonte nella seconda metà del Novecento.

Tra questi vanno ricordati tre esempi di giornali che si sono imposti per qualità e pensiero.

L’informatore piemontese, giornale quindicinale, che inizia la pubblicazione nel novembre 1967. Promosso da un gruppo di giovani, assume di fatto il ruolo di organo della sinistra sociale della DC in Piemonte. Negli anni cruciali della crisi del primo Centro Sinistra, e della faticosa ricerca di equilibri politici che dessero una risposta ai nuovi fermenti culturali e sociali, registra fedelmente il dibattito interno alla DC, costituendo uno dei pochi strumenti a disposizione per ricostruire un pezzo importante della storia della politica piemontese. Direttore della rivista Gianni Bertone.

Regione Democratica, rivista mensile nata nella seconda metà degli anni Sessanta, promossa da Carlo Donat-Cattin. Alla rivista vivace e combattiva collaborarono intellettuali, sindacalisti e una numerosa pattuglia di giornalisti della Gazzetta del Popolo come Vito Napoli, Claudio Donat-Cattin, Cesare Roccati ed un giovanissimo Ezio Mauro. Direttore della rivista Mario Berardi.

Lettere piemontesi, rivista mensile, riprende l’esperienza di Regione Democratica esce a Torino nel febbraio del 1982 e prosegue fino al 1993. Il mensile affronta i problemi regionali con un occhio attento anche alla politica nazionale. Gran parte degli editoriali sono firmati da Carlo Donat-Cattin. Tra i collaboratori vi sono Sandro Fontana, Piero Genovese, Gianfranco Morgando, Giorgio Aimetti, Aldo Smolizza, Giovanni Porcellana, Gianpaolo Brizio, Bruno Fantino. Coordinatore della pubblicazione Claudio Donat-Cattin. Primo direttore responsabile Enrico Cherubini e, negli ultimi anni, Giorgio Merlo.

Luca Rolandi