ESPEROS un viaggio nell’oltre vita.

L’ultima fattoria. Un luogo per salutare i nostri adorati animali.

Pensare alla morte non è argomento trattato dalla cultura occidentale se non durante il rituale di un funerale, invece basta spostarci di continente ed é tutta un’altra storia culturale e religiosa basata sul dualismo che mette in relazione la vita con la fine della stessa.

Siamo concentrati sulle nostre frenetiche esistenze e spesso ci facciamo accompagnare in questo viaggio a tempo determinato da fedelissimi animali domestici che quando muoiono ci lasciano nel dilemma di abituarsi al ricordo, privati della loro compagnia.

L'ultima fattoria.

Molto spesso è la sofferenza di questi amici a due o quattro zampe a rendere necessaria l’ eutanasia, per lenire l’agonia di una malattia e si affida al veterinario il compito della cremazione. Per quegli animali che hanno la fortuna di vivere in una casa con giardino è il padrone ad occuparsi della loro sepoltura mentre per tutti gli altri, che vivono in condominio e muoiono di vecchia, ci sono delle ditte specializzate per la cremazione come Esperos, il paradiso degli animali che è un posto incantevole per salutare un’ ultima volta il proprio animale domestico.

 

Questo centro nato nel 2017 è una rivelazione per gli animali da compagnia che lasciano la vita terrena, come indicato sul logo per tornare tra gli angeli a proteggerci dall’aldilà. Luigi Abrigo con il figlio Filippo insieme a Claudio Massimo Iannì e altri soci collaboratori hanno dato vita ad un a ex-fabbrica in via Ivrea 86/c di Rivoli per accogliere i nostri fedelissimi compagni di decenni di vita con un rituale Zen evocativo di un’ antica pratica celebrativa che ricorda quella del tempio buddista Sensō-ji di Tokio.

A pochi passi da Torino sembra di essere atterrati in Giappone e si è accolti con la medesima attenzione e cura che si respira nella culturale orientale. L’amore per gli esseri vivente di ogni specie, si manifesta con l’accompagnamento alla cremazione dopo l’attraversamento di ponticelli che collegano la vita terrena a quella trascendente, tra fiori di ninfee posizionati in laghetti che concentrano l’acqua di piccoli rivoli che scorrono in un area che si perde a vista d’occhio; chi guarda ha una sensazione di meraviglia.

L'ultima fattoria.

 

Il tempo sembra fermarsi tra la vegetazione che spunta vicino ai piccoli loculi, per chi volesse lasciare le ceneri del proprio animale custodite in questo luogo del trapasso. Ogni scorcio sembra un’antica stampa di Katsushika Hokusai ogni dettaglio non è casuale.

Filippo Abrigo mi anticipa alcune prossime migliorie che consistono per esempio in uno spazio dedicato ad un roseto per lo spargimento delle ceneri, inoltre tutto il materiale come le coperte in cui vengono trasportati gli animali vengono donati ad associazioni e canili per essere riutilizzati.

I padroni sono salutati dai propri animali con uno scritto poetico, da leggere però non subito per non inondare la propria bestiola di lacrime, parole di ringraziamento che parlano di un amore sconfinato di un legame eterno come quello del luogo sacro delle Rocce Sposate a Ise in Giappone.

L'ultima fattoria.

 

Simbologie propiziatorie sono parte del rito che precede la cremazione come l’albero della vittoria, l’ulivo, i cui rami sono un dono per chi si è distinto con la virtù della fedeltà e i fiori di crisantemo che sono un monito per ricordare l’immortalità dell’anima di chi ha superato nella vita le avversità con forza e resistenza. Da una saletta, con ampia vetrata, si vede una stampa di paesaggio con cascata che evoca quella imperiale di Nunobiki, messa in modo da coprire il mastodontico forno crematorio.

In poco tempo l’umano animale a due o quattro zampe cede il suo corpo fisico al fuoco che lo riporta ad essere cenere, ovvero alla natura primordiale di matrice cristiana.

Nel silenzio che da sempre distingue i comuni della città Metropolitana, e l’intera Regione Piemonte, dai tempi della nascita della prima Società per la Cremazione di Torino del1883, possiamo affermare che Esperos Cremazioni e Cinerario per Animali rappresenta tutto quello che non si può raccontare solo a parole in quanto è sensazione, emozione pura, il miglior ultimo saluto che tutti vorremo poter vivere morendo.

Monica Pontet