Era il marzo del 2015 e, a guidare una esecuzione in forma di concerto con elementi semiscenici, era già lui.  Il Conductor Ryan McAdams. Ad accogliere l’opera in tre atti su libretto di Michel Carré ed Eugène Cormon, composta da Georges Bizet allora era stato l’Auditorium RAI “Arturo Toscanini”.

Sarà nuovamente Ryan McAdams con la stessa opera, a inaugurare la Stagione d’Opera e di Balletto 2019-2020 del Teatro Regio di Torino con uno spettacolo ricco di fascino, seducente, raffinato e salgarianamente esotico, rinnovato  dall’allestimento di Julien Lubek e Cécile Roussat. 

Teatro Regio di Torino

Conferenza di presentazione della stagione

L’Opera prescelta è “I pescatori di perle”,  primo capolavoro di un Bizet non ancora venticinquenne, ma già consapevole delle sue capacità melodiche.

A dare slancio, intensità e sortilegio contribuisce il disegno in locandina dell’artista milanese Sara Rambaldi che ha vinto un bando del teatro per illustrare la stagione. Ispirato alla graphics novel il personaggio della pescatrice emerge con sfarzo di perle da un pantone compatto viola e rivolge uno sguardo diretto e inquisitorio al pubblico.

La stessa forza e singolarità la ritroveremo in ogni immagine che segnerà le opere della stagione 19’ – ’20. Volti in bianco e nero e  coloratissimi abiti senza tempo per i personaggi che tra le mani reggono oggetti feticcio legati alla trama dell’opera e che continuano a cercare il pubblico con gli occhi.

Teatro Regio di Torino

Pescatrice, opera di Sara Rambaldi

Tornando alla composizione di Bizet, nota per raccogliere alcune tra le più belle arie di tutti i tempi – e padrone di una tecnica di orchestrazione elegante e unica, che qui proietta l’ascoltatore in un’ambientazione esotica e sensuale. In un remoto angolo dell’isola di Ceylon, il pescatore di perle Nadir rinnova il suo giuramento di amicizia al capo villaggio Zurga; il loro legame sarà più forte di qualsiasi sentimento d’amore. 

Ma la promessa viene meno quando la sacerdotessa Leïla, giunta sull’isola per consacrarsi a Brahma, riconosce in Nadir il bellissimo giovane visto durante una processione a Kandy, e mai dimenticato: i due si dichiarano il loro amore, pronti ad affrontare la morte se necessario. Zurga, sentendosi tradito, condanna al supplizio gli amanti, ma sarà infine la sua lealtà per l’amico a prevalere, permettendo ai due giovani di fuggire. Il fascino dell’atmosfera lontana è evocato con estrema vividezza e ricchezza di colori da una tavolozza orchestrale varia e curatissima, dai ritmi e dalle armonie particolari della composizione; ogni dettaglio, nei Pescatori, è trattato dall’autore con espressività seducente e unica.

Così rara che pochi – tra cui il grande Hector Berlioz – seppero coglierne la genialità al suo debutto; accolta freddamente dalla critica alla prima rappresentazione al Théâtre Lyrique di Parigi nel 1863, l’opera scomparve dai palcoscenici, nonostante una revisione dello stesso Bizet, fino a dopo la morte del compositore; solo in tempi recenti la «perla» è stata riportata in scena riscoprendo il suo vero valore.

Anche per Stagione 2019-2020 è stato confermato l’accordo tra il Teatro Regio e Rai Radio3 per la trasmissione in diretta delle opere in programma. La diretta radio de I pescatori di perle, curata da Susanna Franchi, andrà in onda giovedì 3 ottobre alle 20.

https://www.teatroregio.torino.it

 

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