Con questi numeri si presenta il Congresso Mondiale delle Camere di Commercio per la prima volta in Itala: 1.200 partecipanti, 109 paesi, 4 plenarie, 25 workshop, 700 appuntamenti btob, 14 organizzazioni internazionali, 11 grandi delegazioni straniere, numerose visite aziendali a imprese eccellenti del territorio.
Dall’Afghanistan allo Zambia, dagli atolli del Pacifico fino alle grandi potenze occidentali: tutto il mondo economico internazionale si riunisce oggi a Torino per un evento che abbiamo voluto e ottenuto con impegno e caparbietà, registrando un grande successo in termini di presenze e di nazioni partecipanti – ha affermato con orgoglio Vincenzo Ilotte, Presidente dell’ente camerale subalpino. – Le Camere di commercio esistono ovunque, in ciascuno dei Paesi oggi qui rappresentati, e in tutte le realtà, piccole e grandi, lavorano a fianco delle imprese, fornendo servizi, formazione, sostegno all’internazionalizzazione e promozione dei prodotti locali. Questo è il messaggio forte che parte oggi da Torino: pur con sostanziali differenze nella struttura e nell’organizzazione, alle Camere di commercio di tutto il mondo viene riconosciuto un ruolo insostituibile in qualità di rappresentanti delle imprese. Se il sistema camerale in Italia è stato oggetto di discussione, proprio qui da Torino vogliamo ribadire questo ruolo, già così affermato a livello internazionale. Siamo quindi pronti ad affrontare qualunque riforma purché ci renda più efficienti e veloci in un mondo economico in continua evoluzione, senza però perdere in competenze e responsabilità”.
 Come sostenuto da Harold McGraw III, Presidente di ICC (International Chamber of Commerce) “Le Camere di commercio giocano un ruolo importante nell’economia globale e sono centrali nella visione dell’ICC per promuovere il commercio come un fattore di crescita, lavoro e sviluppo sostenibile. Il Word Chambers Congress è un forum essenziale per attivare lo scambio di conoscenze tra le Camere provenienti da tutto il mondo, promuovendo una reale innovazione nell’offerta dei servizi alle imprese e nello sviluppo di accordi pubblici-privati”.
Secondo il Presidente di WCF (World Chambers Federation) Peter Mihok: “Il Congresso sarà l’occasione per presentare due documenti: la Dichiarazione delle Camere di Commercio e i nuovi Principi Guida per la difesa dei diritti degli imprenditori, il risultato dell’importante lavoro svolto dalle Camere di Commercio intorno al mondo, per promuovere un ambiente imprenditoriale favorevole e sostenibile.”
La Città di Torino è felice e onorata di ospitare il 9° Congresso Mondiale delle Camere di Commercio e dà il benvenuto a quanti sono giunti da ogni parte del mondo. Le Camere di Commercio sono lo strumento privilegiato di cui il mondo economico dispone per la circolazione delle idee, per la realizzazione dei progetti, per il dialogo con mercati sempre più globali e articolati – ha concluso il Sindaco Piero Fassino – Ospitare oggi il forum mondiale rappresenta un motivo di orgoglio, tanto più a Torino che ha scelto di lavorare e di investire nella promozione dei suoi asset più internazionali e attrattivi nel mondo.

L’evento, ospitato al Centro Congressi Lingotto, da oggi fino al 12 giugno, prevede quattro sessioni plenarie e oltre 25 workshop tematici su diversi temi, tra cui le prospettive dell’economia globale, l’emergenza occupazione, l’emigrazione e l’immigrazione, l’accesso al credito per le PMI. La plenaria del primo giorno è dedicata al commercio globale (Global-trade-in-the-21st-century). Nel mondo le PMI garantiscono l’80-90% dei posti di lavoro complessivi e contribuiscono per il 40-50% al flusso import-export globale. Sono dunque oggi parte integrante della catena di valore nell’economia internazionale, anche grazie ai progressi tecnologici che rendono collegamenti e comunicazioni più facili. Come cambierà il commercio globale grazie alle PMI? E in questo percorso, quale sarà il ruolo dei Paesi in Via di Sviluppo? Chi alla fine garantirà i posti di lavoro del 21° secolo?
Ne discuteranno: Arancha González, da settembre 2013 Direttore Esecutivo dell’International Trade Centre (ITC), esperta di questioni internazionali con oltre 20 anni di esperienza. Appassionata di temi legati all’imprenditoria femminile. Harold McGraw III, Presidente di ICC (International Chamber of Commerce), e chairman emerito di McGraw Hill Financial, colosso statunitense delle comunicazioni, dell’editoria, delle costruzioni, che controlla anche l’agenzia di rating Standard&Poor Yonov Frederick Agah, Direttore Generale aggiunto della World Trade Organization (WTO) a Ginevra. Nel 2005 nominato ambasciatore della Nigeria nell’ambito del WTO. Sunil Bharti Mittal, imprenditore indiano fondatore del gruppo Bharti Enterprises, di cui fa parte anche Bharti Airtel, che la più grande azienda di telecomunicazioni cellulari di tutta l’India. Da luglio 2013 Vice-Chairman di ICC.

La seconda plenaria è dedicata al tema della Global mobility. Più il business è mondiale, più aumenta la mobilità dei lavoratori, per allargare a livello geografico la disponibilità di competenze specifiche. Immigrazione ed emigrazione, però, non modificano solo gli aspetti economici e produttivi, ma l’identità stessa dei Paesi. Quali gli impatti di questa mobilità globale, al di là del sensazionalismo e dei timori? Come rispondere alle emergenze della migrazione forzata da guerre e povertà? Come adeguare la formazione per promuovere l’integrazione dell’immigrazione giovanile e di seconda generazione?
La terza mattina prevede infine due plenarie. Una, aperta dal video messaggio di Ban Ki-Moon, è dedicata al tema degli obiettivi di Sviluppo del Millennio Post 2015 delle Nazioni Unite. La seconda, dal titolo A Sustainable world: food, water and Energy, affronta il tema dell’economia sostenibile. L’economia globale, infatti, anche in tempi di crisi, è alla ricerca di metodi produttivi ecologici, puliti, efficienti in termini di consumo energetico e di costi. Salute e sicurezza sono una priorità, soprattutto per le PMI dei Paesi in Via di Sviluppo. Come le Camere di commercio possono aiutare le aziende a vincere queste sfide? Come sensibilizzare maggiormente il mondo imprenditoriale su questi temi?
Accanto alle plenarie, il Congresso prevede poi una serie di oltre 25 workshop, appuntamenti specifici su diversi temi economici, dall’accesso al credito per le PMI alla finanza, dai certificati di origine all’arbitrato internazionale.
Molti i relatori di prestigio, tra cui alcuni italiani eccellenti, come Gian Maria Gros-Pietro, Presidente del Consiglio di Gestione di Intesa Sanpaolo, Daniela Bonzanini, dal 2013 Chairman di FCI (Factors Chain International) l’organizzazione mondiale costituita da tutte le principali banche e operatori attivi nel factoring; Andrea Carlevaris, Segretario Generale della Corte Internazionale di Arbitrato di ICC; Giorgio Fraternale, Chief Procurement Manager all’ILO di Ginevra, Sandro Luzzietti, Senior Procurement Officer al Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD), agenzia delle Nazioni Unite con sede a Roma.
Particolarmente significativa la presenza di esponenti dell’economia di Paesi in Via di Sviluppo. Parleranno, infatti, Chandula Abeywickrema, Chairman of the Board of governors of the Banking With the Poor network (BWTP), la più ampia rete asiatica per progetti di microfinanza, o Gyan Chandra Acharya, Alto Rappresentante per i Paesi in Via di Sviluppo delle Nazioni Unite.

I Paesi in Via di Sviluppo ospiti a Torino
Sono 31 ad oggi i delegati presenti a Torino grazie all’impegno della Camera di commercio subalpina. Per favorire la più ampia partecipazione al Congresso, rappresentativa di ogni parte del mondo, la Camera di commercio di Torino ha infatti messo a disposizione un budget riservato ai Paesi appartenenti alla Least Developed Countries (LDC) delle Nazioni Unite. A questi delegati è stato offerto volo e iscrizione al Congresso. L’ospitalità è stata garantita invece dall’lTC (International Training Center) dell’ILO (International Labour Organization) che ha messo a disposizione alcuni appartamenti presso il campus di corso Unità d’Italia. Si tratta della più alta partecipazione di LDC mai registrata al Congresso Mondiale. Curiose, affascinanti e spesso affini tra di loro le storie di questi delegati che, attraverso le Camere di commercio, lavorano per promuovere l’economia del proprio Paese (vedi focus).
Sono ben 80 le Camere di commercio da 40 Paesi che partecipano all’edizione torinese delle Competition. Si tratta del più alto numero di concorrenti mai registrato. L’Italia ha presentato 5 progetti da parte delle Camere di commercio di Bari, Crotone, Matera, Prato, Treviso, e si colloca come il terzo Paese per numero di candidature dopo Turchia e Germania, anche se purtroppo nessuna Camera italiana risulta tra i finalisti. I vincitori verranno resi noti durante la cena di gala finale, prevista il 12 giugno alla Reggia di Venaria.
 

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