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Gabriel Fauré

Parigi è sempre una sorta di promessa, L’Unione Musicale di Torino ha preparato una serie di quattro appuntamenti dedicati alla Ville d’oltralpe. Un’esplorazione non scontata nel repertorio musicale scritto nella capitale francese tra Ottocento e Novecento; un periodo in cui Parigi era un crogiolo di idee e sperimentazioni, un autentico laboratorio di modernità. I concerti saranno incentrati sui capisaldi del repertorio cameristico di Ravel, Debussy, Poulenc, Faurè e molti altri compositori le cui opere hanno in comune l’affermazione di un gusto musicale francese ed europeo parallelo e spesso alternativo rispetto al percorso austro-tedesco wagneriano e schönberghiano.
Protagonista del concerto di martedì 31 gennaio, al Teatro Vittoria – ore 20, sarà la musica di Gabriel Fauré, compositore e critico musicale per Le Figaro, uno dei musicisti più originali del suo tempo, modello di riferimento per molti grandi compositori di cui fu insegnate, tra i quali Maurice Ravel, Georges Enescu, Lili e Nadia Boulanger.

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Trio Debussy

A Dolly – soprannome dato a Helene Bardac, figlia della soprano Emma Moyse, animatrice di salotti culturali con la quale il compositore ebbe una lunga relazione sentimentale – Fauré volle dedicare la sua unica opera per pianoforte a quattro mani, Dolly op. 56, costituita da sei brani di genuina spontaneità, ispirati come sono alle piccole cose di un mondo infantile fatto di sogni, di sincere emozioni, di gioie semplici, descritte con una grazia e una semplicità che non cedono mai al sentimentalismo affettato.
Ancora di Fauré si potrà ascoltare il Quartetto con pianoforte op. 45, lavoro nutrito di raffinatezze armoniche e di sottigliezze tali per cui i temi sembrano sfumare l’uno nell’altro, quasi ad occultare il lavorio di connessione e trasformazione di atmosfere musicali che vanno dall’energia vitalistica dello Scherzoallo splendido Adagio in cui prevale la dimensione onirica, fatta di fluidità, sospensioni, dissolvenze timbriche tra archi e pianoforte.
Il programma del concerto è completato dal Trio in sol maggiore, una delle prime composizioni uscite dalla penna già sapiente del giovane Debussy, all’epoca ancora alla ricerca di una propria identità ma già abile nel di padroneggiare lo stile sentimentale, la densità delle trame sonore quanto la liquefazione del discorso musicale tipiche del clima tardoromantico.

Trio Debussy

Trio Debussy

Interpreti del concerto saranno i musicisti del Trio Debussy, gruppo curatore della serie Parigi, insieme a Simone Briatore – torinese ora prima viola dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma – e al giovane pianista Mirko Bertolino, diplomato al Conservatorio di Torino e selezionato dall’Unione Musicale insieme ad un gruppo di giovani interpreti per dar vita ai progetti tematici realizzati al Teatro Vittoria.
L’ambiente parigino verrà ricreato in modo affascinante anche attraverso le immagini e i testi selezionati da Olivia Manescalchi e Liana Püschel – tra i quali alcuni stralci dalle memorie di Helene “Dolly” Bardac – che aprono squarci illuminanti sul quell’immenso brulichio di idee che è stata la Parigi dell’inizio del ventesimo secolo.
Trio Debussy
(Piergiorgio Rosso /violino – Francesca Gosio / violoncello – Antonio Valentino / pianoforte)
Simone Briatore / viola
Antonio Valentino, Mirko Bertolino / pianoforte a 4 mani
Olivia Manescalchi / voce recitante

LES MÉMOIRES DE DOLLY

 

Claude Debussy

Trio in sol maggiore per violino, violoncello e pianoforte

 

Gabriel Fauré

Dolly, 6 pezzi per pianoforte a 4 mani op. 56

Quartetto in sol minore per violino, viola, violoncello e pianoforte op. 45

Il concerto sarà preceduto da una guida all’ascolto (ore 18.30) a cura del musicologo Alberto Bosco e da un aperitivo offerto al pubblico (ore 19.30).

 

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