Una Start Up tutta torinese con il focus di valorizzare le identità culturali e creative della città, decisa a “dare voce” alle risorse del luogo ha creato un progetto inedito. Un’innovativa industria creativa per sviluppare benessere, allegria e conoscenza. Un lavoro sulla cultura che permetterà di attingere alla creatività e all’arte per pensare, reinterpretare spazi vuoti, sviluppare nuove competenze e talenti.

Una StartUp torinese scommette tutto sui PornCast.

In ossequio alle linee guida dei bandi proposti dalle fondazioni bancarie, che si attengono a favorire l’innovazione culturale e l’interdisciplinarietà, incrementare il senso di partecipazione e di aggregazione, facilitare l’inclusione e l’avvicinamento di nuove fasce di pubblico, agevolare il coinvolgimento di giovani artisti, la start up torinese “Unlistenable” scommette su un progetto innovativo. I “PornCast”

Una StartUp torinese scommette

Una piattaforma, che non poteva che essere inclusiva e dinamica, orientata a dare spazio e visibilità a voci provenienti da più campi artistici, valorizzando sia i dialetti tradizionali, che le espressioni più contemporanee, fungendo così da catalizzatore per la promozione di una forma d’arte da scoprire.

Il progetto della Start Up “Unlistenable” di cui abbiamo potuto ascoltare in anteprima alcune tracce, mira a creare un podcast innovativo e coinvolgente che offre agli ascoltatori un’esperienza immersiva attraverso narrazioni accattivanti, interviste esplicative e sonorità evocative. Attraverso questo podcast la start up vuole offrire un nuovo mezzo di esplorazione per i cittadini over 18.

Costruiti con una narrativa avvincente, in cui sono coinvolte anche note scuole di scrittura utilizzeranno un approccio inusuale con uno storytelling interattivo, i PornCast sperano così di ottenere engagement e coinvolgere un vasto pubblico. Quelli di “Unlistenable” promettono una facile accessibilità tramite piattaforme online e dispositivi mobili, garantendo la disponibilità per chiunque desideri esplorare il lato vocale del porno.

Insospettabilmente al progetto hanno collaborato storici, attori, narratori professionisti, commercialisti, geometri, designer milanesi, orchestrali, spedizionieri e staffisti per garantire che ogni episodio offra una rappresentazione accurata e coinvolgente. Coinvolta per il lancio una testimonial impossibile da non riconoscere. Una squittante voce della Torino più à la page.

Una StartUp torinese scommette

Accurata anche la pianificazione, con una durata iniziale di 12 mesi con la produzione e la pubblicazione di 24 episodi, con una frequenza di due episodi al mese. Ogni episodio avrà una durata media di 30 minuti. I primi sei saranno in dialetto piemontese in omaggio alla propria regione.

Malgrado la Start Up cerchi di evadere le domande sul budget, quello stimato per il progetto, inclusi costi di produzione, remunerazione del personale e promozione, è decisamente imponente, ma i soci ammettono che alle spalle vi sono investitori importanti, broker bancari e imprenditori dall’orecchio sensibile.

L’uscita del primo PornCast è prevista per metà febbraio. Una campagna pubblicitaria con grandi manifesti indicherà le coordinate per l’ascolto. 

Pier Sorel