The Others Art Fair è tornata e dal 3 al 6 Novembre e abita nel Padiglione numero 3 di Torino Esposizioni.

La fiera fondata da Roberto Casiraghi con Paola Rampini cambia forma e allestimento, ed era ora,  proponendo uno spazio espositivo più originale, rifacendosi ad un’idea di dedalo. Qui però non ci si perde e si riesce facilmente a ritrovare la via da cui si era entrati. E proprio l’ingresso offre un momento di gentile accoglienza elargita dal giovane personale.

The Others Art fair è tornata

«La scelta del labirinto non deriva soltanto dalla voglia di sperimentazione rispetto alla classica struttura a griglia – commenta Lorenzo Bruni, direttore artistico della fiera – ma soprattutto dal fatto che l’anima di The Others è quella di una piattaforma democratica. Di conseguenza punta a creare un percorso di visita in cui non esiste una posizione svantaggiata rispetto ad un’altra. Creare un display alabirinto vuol dire fuoriuscire dalla logica di inizio e fine di un percorso, per facilitare il concetto dello stare, del condividere, del vivere un’esperienza. L’idea del labirinto, in questo caso, non rimanda al tema del perdersi, bensì all’idea di ritrovarsi in una nuova comunità che si spera non termini con la fine della fiera ma porti a realizzare nuove connessioni».

L’undicesima edizione di The Others affronta i più importanti temi d’attualità attraverso i progetti artistici presentati; un’anticipazione è il lavoro dell’artista ucraina Ira Lupu (presentata dalla galleria londinese Darling Pearls & Co.) che accende i riflettori sul rapporto paradossale tra intimità e distanza, connessione e disconnessione, corpo fisico e corpo elettronico raccontato attraverso le esperienze di un gruppo di lavoratrici del sesso online ucraine.

Il board curatoriale di The Others guidato da Lorenzo Bruni quest’anno si avvale delle capacità di Daniela Grabosch, artista tedesca attiva a Vienna particolarmente attenta alla cultura performativa, da Lydia Pribisova, curatrice alla Kunstalle di Bratislava e redattrice per l’edizione dell’est Europa di Flash Art, e da Marta Orsola Sironi, impegnata sia nella programmazione di co_atto uno spazio non profit aMilano, sia in progetti nomadici  che indagano la stretta relazione tra giustizia ambientale e sociale e il femminismo intersezionale.

The Others si riconferma come una piattaforma di incontro e di scambio dal mondo, in merito a quelle che sono le priorità attuali del sistema dell’arte, distinguendosi per la sua vocazione provocatoria, eccentrica e internazionale capace di catalizzare e sprigionare ogni anno nuova  energia creativa.

Quello che manca è un angolo di labirinto dove sedersi, fare salotto, prendere fiato e far riposare l’attenzione durante il giro delle gallerie. Una fiera che ha saputo alzare il livello e la qualità sia delle gallerie che delle opere, aprendosi ad un collezionismo più giovane con una possibilità di investimento molto diversificata. Non solo. Quest’anno sotto le volte auliche scorrazza uno spirito di allegria, quel bonne humeur così inafferrabile e necessario per ri-destare il piacere della curiosità e della sorpresa. 

Una menzione va tributata a DR Fake Cabinet per la proposta.  In parete un dialogo non convenzionale fra tre giovani artisti e quasi a nume tutelate il maestro Plinio Martelli.

I lavori di Mirko Andreoli, Giuseppe Gallace e Eric Pasino si trovano, infatti, a confronto con un’opera storica di Martelli: Senza titolo, del 1968, l’installazione presentata in occasione della storica mostra curata da Germano Celant e voluta da Marcello e Lia Rumma dal titolo “Arte Povera + Azioni Povere” dell’ottobre 1968. Lo storico lavoro di Martelli ha indagato, così come tutta la sua produzione, quello che potremmo definire il “lato oscuro”, così come fanno Andreoli, Gallace e Pasino.

The Others Art fair è tornata

Eric Pasino, Ancora un’effimera, tecnica mista su tela

Il senso di una fiera indipendente, per contrastare o indicare altro rispetto al cortocircuito di un sistema dell’arte autoreferenziale, deve provare a farsi “Factory” creativa e imporsi per scelte coraggiose e accoglienza. Obiettivo centrato.

 

Orario The Others (Padiglione 3 di Torino Esposizioni, via Petrarca 39/B)

 Giovedì e venerdì dalle 16 alle 23

Sabato dalle 11 alle 23

Domenica dalle 11 alle 20