L’emergenza virus non solo come interruzione forzata del proprio lavoro ma anche come opportunità di sviluppo professionale. È l’idea nata da Valerio Giunta, ceo e founder di Startup Italia e founder di Aaagents, il primo social network dedicato al mondo della consulenza alle vendite.

la solitudine degli agenti di commercio

Valerio Giunta

Giunta attraverso la sua “piazza virtuale” +Opportunità Agenti Aaagents ha creato il ciclo di incontri in video conferenza “Per non restare soli”, dando la possibilità ad Agenti di Commercio, Consulenti Finanziari, Agenti in attività finanziaria, sindacati, formatori e professionisti del settore della vendita di potersi confrontare a tutto campo e condividere le proprie esperienze.

Contro la solitudine degli agenti di commercio

Abbiamo rivolto qualche domanda a Valerio Giunta per saper qualcosa di più.

Com’è nata l’idea “Per non restare soli” e a quale scopo?

“In questa situazione il rischio è di farsi sopraffare dalla depressione e di non avere nessuno che possa darti una mano e sostenerti. In questi giorni sia io sia gli Agenti di Commercio abbiamo più spazio per sperimentare nuove modalità di lavoro. Così ho provato a realizzare un qualcosa che affrontasse i problemi di questa situazione. Ed è stato subito evidente come la gente abbia voglia di stare insieme e che questa emergenza possa essere un’occasione per uscirne più coesi”.

Quali le prime reazioni ?

“È stato un crescendo di numeri: abbiamo avuto 40 partecipanti il primo giorno, 80 il secondo e il terzo la piattaforma è esplosa per i troppi utenti! Ho trovato molto significativo il fatto che in 12 persone abbiano aspettato pazientemente un’ora e mezza per poter connettersi e dire la loro. C’è bisogno di parlarsi e condividere le proprie testimonianze. Soprattutto in fasi come queste uno può provare a mettere in pratica consigli che altrimenti non seguirebbe preso com’è dal suo lavoro”.

Possono le piattaforme di video chat sostituire i contatti umani diretti nella professione dell’Agente e del Consulente?

“Credo che questo momento di crisi accelererà molto questa transizione. Sono particolarmente preoccupato per il nostro ambiente. Il Corovavirus fa paura perché si sta diffondendo molto rapidamente e gli effetti si vedono subito. Ma il problema dell’umanità non è il Coronavirus bensì il cambiamento climatico. Queste piattaforme possono ridurre le distanze e gli spostamenti. Secondo me dopo questa crisi i rapporti saranno più frequenti. Ci sarà la possibilità di mantenere relazioni di alto livello anche se mediate da strumenti informatici. Ormai ci si confessa pure per chat. Il Papa dà la comunione, un cosa così intima per l’uomo, via web. I contatti diretti non saranno sostituiti, ci sono alcuni aspetti che non possono essere replicati con una videochiamata. Però questi nuovi strumenti di comunicazione sono un’opportunità per le nostre relazioni oltre che per l’ambiente”.

Cosa consiglia a un Agente e a un Consulente che si approcciano a questi strumenti?

“Di non scoraggiarsi, di provarci fino in fondo perché questo è il futuro! Alla fine di questa epidemia ci sarà la seconda rivoluzione dei social network e sarà quella dei video, a mio avviso”.

Per non restare soli continuerà anche dopo l’emergenza?

“Navigo a vista perché non so cosa potrà succedere. Se ne avrò la possibilità ben volentieri, perché no. Voglio fare tutto quello che serve perché la nostra bella professione acquisti il rilievo che merita, per il bene nostro e del nostro Paese. Se noi Consulenti, Agenti e venditori potessimo esprimere il nostro intero potenziale, potremmo far conoscere, agricoltura, artigianato, turismo e tutte le altre eccellenze dell’Italia nel mondo”.

 

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