«La nostra storia comincia con i Greci. Sono loro che ci hanno inventato», così scrisse Jean-Pierre Vernant, lo studioso che ci ha insegnato a guardare ai classici con gli occhi del presente. E i loro antichissimi miti sono arrivati fino a noi, e in modo pervasivo hanno plasmato la nostra identità. Sono “parole, discorsi, narrazioni, leggende”, spesso affascinanti ma anche tremende, a questo rimanda la parola “mito”, in greco “mŷthos”, e raccontano di dei ed eroi.

Al Festival del Classico i miti ritornano, in dialoghi, lezioni e letture per ritrovarsi, riflettere, tornare a immaginare.

La cassetta degli attrezzi per capire il momento presente la mettono a disposizione i classici, libri che non offrono soluzioni semplificate, ma ripropongono antichi dilemmi, non presentano un’immagine unilaterale ed edulcorata dell’uomo e del mondo, ma danno da pensare.
Festival del Classico

Da quest’idea nasce il Festival del Classico, dal 18 al 21 ottobre a Torino,  quattro giorni di lezioni, dialoghi, letture, dispute dialettiche, presentazione di libri, spettacoli teatrali, alimentati dalle parole della letteratura e della filosofia, sullo sfondo della storia.
Ma non solo lezioni, dialoghi e letture con i grandi grecisti e latinisti, intellettuali docenti, perché il Festival del Classico coinvolge anche gli studenti e studentesse delle scuole e dell’Università di Torino in tornei di disputa classica, realizzati in collaborazione con Rete Nazionale dei Licei Classici e USR Piemonte. Durante i giorni del festival infatti, 18, 19 e 20 ottobre, nella sala dei mappamondi dell’Accademia delle Scienze, prende il via il Torneo di disputa classica. Antiche lezioni per moderni dilemmi, in cui, alla maniera dei paesi anglosassoni, due squadre di studenti delle scuole superiori di Piemonte e Valle d’Aosta si sfidano in una competizione retorica strutturata in termini sportivi, cercando ciascuna di fare trionfare la propria verità.

Festival del Classico

Luciano Canfora

Obiettivo è convincere i giudici della bontà delle loro ragioni su temi del mondo antico suscettibili di ricadute culturali nel mondo moderno. È un progetto a cura di Elisabetta Berardi, Marcella Guglielmo e Massimo Manca, realizzato in collaborazione con Accademia delle Scienze, Dibattito e Cittadinanza – Rete del Piemonte, Rete Nazionale dei Licei Classici e Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte.
La prima semifinale è giovedì 18, ore 15.30, introduce la scrittrice Paola Mastrocola, il tema è l’amore degli dei e degli uomini. Tra desiderio, rapimento e sacrificio; segue venerdì 19, ore 16 la seconda semifinale, introduce Matteo Nucci, scrittore, in cui allieve e allieve dibattono intorno a l’agonismo arcaico: la sfida per il sapere, la parola e l’enigma; e infine sabato 20, ore 10.30 la finale, introduce Andrea Marcolongo, scrittrice, per rispondere alla domanda, che cos’è il classico? Il pubblico è libero di assistere a tutte le dispute.
La Nike di Samotracia che compare nella cover è un’opera di Ugo Nespolo, secondo le fonti, la Nike in origine, venne realizzata a Rodi per ricordare la vittoria della lega delio-attica nella guerra contro gli eserciti alleati di Roma, Pergamo, Rodi e Samotracia.
Tutti gli appuntamenti saranno a ingresso libero.
Qui il ricco programma:
https://www.circololettori.it/wp-content/uploads/2018/10/festival-classico-2018.pdf

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