Ezio Bassani  è scomparso il 4 Agosto 2018 a Varese, all’età di 94 anni, mentre stava preparando con Gigi Pezzoli  la Mostra “Ex Africa. Storie e identità di un’arte universale” attualmente in corso presso il Museo Archeologico di Bologna fino all’ 8 di Settembre.

Storico dell’arte di importanza internazionale, ha collaborato con le più prestigiose istituzioni, per le quali ha organizzato esposizioni importanti e pubblicazioni di alto livello nel campo delle arti africane. Ricordiamo fra tutte la mostra del 2003 a Torino “Africa: capolavori da un continente”. Fondamentali i suoi studi sugli avori afro-portoghesi e sulle attribuzioni di opere a maestri scultori.

Ezio Bassani, Ex-Africa
Ex-Africa

Ricordo con affetto i miei incontri con il Maestro nella sua casa sul lago di Varese, durante i quali mi narrava dei suoi studi e dei suoi incontri con le grandi figure dell’arte africana del passato: Charles Ratton, William Fagg, Carlo Monzino.

La bellissima Mostra “Ex Africa” è curata da Ezio Bassani e Gigi Pezzoli. Il catalogo edito da Skira presenta contributi importanti di: Anne Vanderstraete, Gigi Pezzoli, Ezio Bassani, Elio Revera,Malcolm D. Mc Leod, Francois Neyt, Bernard De Grunne, Micol Forti, Alessandra Brivio, Pierre Amrouche, Claudia Di Tosto.

La Mostra è suddivisa in 9 sezioni di arte lignea, arte antica del Mali, avori afro-portoghesi, bronzi dei Regni di Benin e Ife, arte Vodu e arte contemporanea africana. Una sezione è dedicata alla prima pionieristica Mostra di arte africana in Italia, presso la Biennale di Venezia nel 1922. Un’altra sezione si occupa del dialogo tra la cosiddetta Art Nègre e le avanguardie storiche nei primi anni del XX secolo.

Sono esposte oltre 250 opere provenienti da Musei prevalentemente europei e collezioni private storicizzate.

La Mostra traccia un viaggio nel tempo e nei luoghi tra l’XI e il XXI secolo,documentando in nove sezioni le storie delle esplorazioni portoghesi del XV e XVI secolo e quelle dei grandi regni africani, l’eredità stilistica che le avanguardie storiche e la cultura europea hanno rielaborato nel secolo scorso e le proposte di un’arte africana contemporanea.

Ad illustrare il senso della mostra le parole di Ezio Bassani: “Questa iniziativa si pone dunque l’obiettivo di mostrare che le sculture africane non sono relitti di una civiltà inferiore,non sono figlie di un generico sapere collettivo ma opere di autentici artisti,testimonianze di una grande cultura viva fino ad un secolo fa che la modernità ha brutalmente cancellato”.

Bruno Albertino

Ezio Bassani, Statue Dogon Mali

 

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