SEBBENE L’ARCHITETTURA DIPENDA DALLA MATEMATICA…”

La figura di Guarino Guarini, matematico, architetto, astronomo,

sacerdote a quattrocento anni dalla nascita

ANTEL l’associazione nazionale Tecnici Enti Locali, che da più di 70 anni tutela e forma la figura del tecnico pubblico, ha promosso ed organizzato un evento, per ricordare la figura poliedrica del Guarini, nel giorno esatto della sua nascita, il 17 gennaio. L’evento commemorativo è avvenuto all’interno della Real Chiesa di San Lorenzo opera architettonica nella quale le diverse sfaccettature di questa importante figura, per Torino e non solo, si mescolano in modo sublime.

Ad occhi in meraviglia

Oggi si discute molto circa la necessità di far emergere le competenze delle figure professionali e proprio la figura del Guarini rappresenta un esempio ed un traguardo, pur inarrivabile, verso cui guardare. Attraverso lo sguardo al passato e alle opere del maestro si può traguardare un futuro, improntato, seppur con le nuove tecnologie, su modelli matematici e geometrici, ancora oggi importanti.

Grazie all’Arch.Ugo Quarello, uno dei massimi esperti del Guarini, siamo tornati indietro nel tempo, rivivendo le opere e le vicende connesse quali equilibrio tra sapienza progettuale e costruttiva, simbologia religiosa ed esoterica, uno spaccato di storia e di vita del maestro, che ha generato perfezione che ogni occhio, anche il più semplice, può cogliere per l’immediatezza e l’empatia che suscita in tutti….

Ad occhi in meraviglia

L’architettura, sebbene dipenda dalla Matematica, nulla meno ella è un’arte adulatrice, che non vuole punto per la ragione disgustare il senso: onde sebbene molte regole sue seguano i suoi dettami, quando però si tratta che le sue dimostrazioni osservate siano per offendere la vista, le cangia, le lascia, ed infine contradice alle medesime; onde non sarà infruttuoso, per sapere quello che debba osservare l’architetto, vedere il fine dell’Architettura, ed il suo modo di procedere.”

Tratto da: Guarino Guarini, Architettura Civile, capitolo III alla stampa postumo tramite Bernardo Vittone 1737

Il “fine” dell’architettura in San Lorenzo è teologico ed il “modo di procedere” è la “geometria gettata”. L’opera architettonica di Guarini è l’occasione in cui “si manifesta dio, per mezzo di un attimo miracolosamente fermato. E’ l’istante in cui il calcolo matematico coincide con il percorso della fantasia che tende a dio, l’istante in cui la logica coincide con la fede” (G.C.Argan).

Ad occhi in meraviglia

In San Lorenzo la luce drammaticamente sospinta nel contesto strutturale crea movimenti e pulsazioni, dio si riflette: la luce proviene dall’alto suggerendo la verticalità della Grazia divina; l’intreccio degli archi è tipico delle strutture portanti gotiche e suggerisce forme ben più antiche dell’architettura moresca e dell’amore degli arabi per la matematica e la geometria che si esprime attraverso la ripetizione continua a più livelli del numero otto; il numero divino della resurrezione.

Guarini non è più uomo dei dogmi assoluti della scienza esatta e dei formalismi rigorosi, nel processo scientifico, secondo il sacerdote, non è più sufficiente solo il “sapere” ma è indispensabile un atteggiamento critico e creativo. Proprio per questo A. Griseri afferma che per Guarini la scienza è scienza creativa”.

Guarini uomo del suo tempo, ma eclettico, attraverso l’architettura, rivaluta la persona come portatrice e destinataria della cultura: la crescita della coscienza attraverso un percorso di ascesi all’infinito, per una piena realizzazione della vita umana a immagine e somiglianza di quella divina. Ecco che in San Lorenzo ci si trova dentro ad un raro caso architettonico in cui forma e struttura non coincidono: e ciò non per una scelta eccentrica di virtuosismo tecnico ma si tratta di una macchina strutturale finalizzata ad ottenere determinati effetti consapevolmente ricercati dall’architetto.

Ad occhi in meraviglia

L’Architetto Ugo Quarello insieme al Segretario Generale Massimo Druetto.

L’ANTEL per tutto il 2024 organizzerà eventi, gemellaggi, convegni, incontri con gli istituti tecnici a lui dedicati cercando di ricostruire e valorizzare ulteriormente la figura di Guarino Guarini, importante non solo per le opere architettoniche lasciate e non soltanto per i Torinesi che gli sono tanto affezionati.