Enrico Dindo e Pietro De Maria

Enrico Dindo e Pietro De Maria, tornano a suonare insieme mercoledì 9 marzo presso il Conservatorio Giuseppe Verdi, Robert Schumann e Johannes Brahms ringraziano.
Il pubblico torinese li ha conosciuti e visti crescere artisticamente nei dodici anni di Incontri con la musica da camera, il progetto artistico di Mario Brunello e Andrea Lucchesini che dal 1992 al 2004 ha fatto incontrare sul palco del Conservatorio i più grandi artisti del panorama classico italiano e non solo. Enrico Dindo e Pietro De Maria hanno poi affrontato, sempre nelle stagioni dell’Unione Musicale, impegnativi progetti di esecuzioni integrali sia singolarmente – le Suite di Bach per violoncello solo di Dindo e i cicli monografici dedicati a Chopin e poi a Bach e il Novecento di De Maria – sia come duo con Sonate e Variazioni di Beethoven e poi tutto Mendelssohn.
Per il concerto di marzo questo duo straordinario ha preparato un programma dedicato all’universo lirico e intimista della musica da camera di Schumann e Brahms. Nella prima parte, tutta schumanniana, si potranno ascoltare l’Adagio e Allegro op. 70, scritto nel 1849 originariamente per corno e pianoforte, i Phantasiestücke op. 73, miniature dal carattere a tratti salottiero e dall’inclinazione notturna e pensosa e i Fünf Stücke im Volkston op. 102 (Cinque pezzi in stile popolare), una raccolta nata nel 1849, contemporaneamente  alle Waldszenen op. 82 (Scene dal bosco), che propone in maniera coraggiosa alcuni tra gli elementi lessicali più caratteristici del linguaggio popolare. Nella seconda parte Dindo e De Maria interpreteranno l’intensa Sonata in mi minore per violoncello e pianoforte op. 38, iniziata da Brahms nel 1862 e completata nel 1865, che fu dedicata a Josef Gänsbacher, giurista e valente violoncellista che aveva sostenuto la nomina del compositore a direttore della Singakademie di Vienna.
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Nato in una famiglia di musicisti, Enrico Dindo inizia a sei anni lo studio del violoncello diplomandosi presso il Conservatorio di Torino. Nel 1997 conquista il Primo Premio al Concorso “Rostropovič” di Parigi e da quel momento inizia l’attività da solista, che lo porta ad esibirsi in moltissimi paesi, con orchestre prestigiose e al fianco di importanti direttori tra i quali Riccardo Chailly, Aldo Ceccato, Gianandrea Noseda, Myung-Whun Chung, Paavo Järvj, Valery Gergev, Riccardo Muti e lo stesso Mstislav Rostropovič. Ospite in festival prestigiosi e sale da concerto di tutto il mondo, Dindo ha partecipato inoltre allo Spring Festival di Budapest, alle Settimane Musicali di Stresa, al Festival delle Notti Bianche di San Pietroburgo. Direttore stabile dell’Orchestra da camera “I Solisti di Pavia”, ensemble da lui creato, insegna presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano, presso la Pavia Cello Academy e ai corsi estivi dell’Accademia Tibor Varga di Sion. Nel 2012 è stato nominato Accademico di Santa Cecilia e nel 2014 direttore musicale e principale dell’Orchestra Sinfonica della Radio di Zagabria.
Enrico Dindo suona un violoncello Pietro Giacomo Rogeri (ex Piatti) del 1717 affidatogli dalla Fondazione Pro Canale.
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Nato a Venezia nel 1967, Pietro De Maria si è diplomato sotto la guida di Gino Gorini al Conservatorio della sua città, perfezionandosi poi con Maria Tipo al Conservatorio di Ginevra, dove ha conseguito nel 1988 il Premier Prix de Virtuosité con distinzione. Dopo aver vinto il premio della critica al Concorso Čajkovskij di Mosca nel 1990, De Maria ha ricevuto il primo premio al Concorso Internazionale “Dino Ciani” di Milano (nel 1990) e al Géza Anda di Zurigo (nel 1994). Nel 1997 gli è stato assegnato il Premio Mendelssohn ad Amburgo. La sua intensa attività concertistica lo vede solista con prestigiose orchestre e con direttori quali Abbado, Bertini, Chung, Fedoseyev, Gatti, Gilbert, Inbal, Janowski, Koopman, Mariotti, Metzmacher, Noseda, Rovaris, Sado, Végh.

Robert Schumann (1810 – 1856)

 Adagio e Allegro in la bemolle maggiore op. 70

Drei Phantasiestücke op. 73

Fünf Stücke im Volkston op. 102

Johannes Brahms (1833 -1897)

Sonata in mi minore op. 38

La stagione I Concerti dell’Unione Musicale è sostenuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dalla Regione Piemonte, dalla Città di Torino, dalla Compagnia di San Paolo nell’ambito del Bando Arti Sceniche 2015, dalla Fondazione CRT e dalla Fondazione Ferrero.

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