A Castelnuovo Nigra, in provincia di torino, alla scoperta di Villa Costantino Nigra, una delle più belle, e sconosciute, ville abbandonate del Piemonte.

Bisogna percorrere la SP 460 per 50 km a nord di Torino, per giungere a Castelnuovo Nigra.
Castelnuovo Nigra (Castelneuv Nigra in piemontese) è un comune di 414 abitanti della provincia di Torino, in Piemonte. Proprio qui, nella sua frazione, Villa Castelnuovo, scopriamo la favolosa Villa Costantino Nigra, chiusa e abbandonata ormai da oltre mezzo secolo.
facciata villa costantino

Villa Costantino Nigra è un’ imponente struttura in stile Liberty, costruita secondo i canoni architettonici cari al Piemonte nell’ 800. Il suo periodo di costruzione rimane tuttora incerto, ma si desume sia stata fatta erigere tra il 1850 e il 1890, sui ruderi del castello medievale di San Martino, all’ epoca ridotto a un ammasso di ruderi, da Costantino Nigra, diplomatico risorgimentale, segretario segretario del primo ministro Massimo D’Azeglio e in seguito di Camillo Cavour ,  Gran maestro della massoneria del Grande Oriente d’Italia presso la loggia Ausonia di Torino.

Costantino Nigra

Costantino Nigra

Personaggio, lo stesso Nigra, molto discusso ai suoi tempi, anche perchè fu protagonista di un caso che fece scalpore, ovvero della distruzione di un pacco di lettere, scritte di pugno da  Cavour  all’ amante Bianca Ronzani, che il senatore aveva rinvenuto presso un collezionista viennese.  Il contenuto delle missive, ritenuto piccante e disdicevole, fu la motivazione ufficiale per quell’atto distruttivo del patrimonio storico, che avrebbe potuto chiarire le oscure circostanze della morte del grande statista italiano.

Nulla si è invece scoperto sull’architetto che ha progettato la villa, dato un terribile incendio avvenuto ai primi del ‘900 negli archivi comunali, ma lo stile fa sicuramente pensare a uno dei grandi architetti provenienti da Torino specializzati nel Liberty, e che progettavano in quel periodo, quali Raimondo D’Aronco, o il Fenoglio, data anche l’assenza di altre costruzioni con questo stile, nel resto della zona del canavese.
L’esterno della villa, nonostante gli anni e le incurie, mantiene ancora la naturale eleganza e il fascino delle sue linee originali, unite allo  stile classico necessario per fonderla nei ruderi del vecchio castello.
Ma la vera bellezza del luogo, a quanto dicono le fonti storiche, erano gli interni, con splendidi affreschi, stucchi, stemmi nobiliari ale pareti, arazzi, mobili di pregio (si parla addirittura di un antica scrivania in mogano appartenuta allo stesso Napoleone I).

particolare degli affreschi

particolare degli affreschi

Di tutto questo ormai non rimane quasi più traccia, avendo i vandali e il tempo cancellato quasi totalmente la sfolgorante bellezza del luogo, del quale rimangono tracce nelle strutture e in alcuni affreschi che hanno resistito all’usura, e alcuni reperti donati al Museo del Risorgimento, quali preziosi documenti, cimeli e la mano in marmo della statua dell’imperatrice.

Particolare della terrazza, dove si aggirerebbe il fantasma della Contessa di Castiglione

Particolare della terrazza, dove si aggirerebbe il fantasma della Contessa di Castiglione

Particolare fascino le leggende locali, alcune macabre, alcune di gossip che riguardano l’antica villa. Come ogni villa abbandonata la residenza dei Nigra ha la sua collezione di aneddoti e storie di fantasmi. Dalle storie di sporadiche visite notturne del Re Vittorio Emanuele III con la sua scorta, ai riti massonici della loggia nei sotterranei segreti, fino al fantasma della contessa di Castiglione, che, alla luce della luna,  danzerebbe senza veli sulla terrazza della villa.

Particolare interesse hanno risvegliato inoltre,  nei cacciatori di leggende, i sotterranei della villa.
Costruiti sulle vecchie segrete del castello di san Martino,  e che hanno dato origine alle più svariate storie macabre , come la leggenda del fantasma di una guardia del castello, intrappolata per sempre nei sotterranei che ancora oggi si trovano in profondità, o i tesori nascosti nelle infinite gallerie dei sotterranei.

Possibile accesso alle gallerie nelle cantine

Possibile accesso alle gallerie nelle cantine

Leggenda a parte la diceria che sotto la villa si troverebbero  gallerie lunghe chilometri e che,  secondo alcuni, condurrebbero fin sotto la collina, a diversi chilometri di distanza, potrebbe avere un fondo di verità. Ora sotto la villa si possono trovare solo le cantine, ma su una parete si trova una grotta e un buco che conduce a zone difensive dell’antica fortezza medievale originaria.
 Foto e reportage di Alberto Bracco

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