Si racconta che la sirena Penelope dimorava nel golfo di Napoli, ad ogni primavera con il suo canto, allietava la popolazione locale. Gli abitanti del luogo per ringraziarla, decisero di farle dono delle cose più preziose che avessero, tutte simbolicamente rappresentative, le uova (rinnovamento della vita), lo zucchero (la dolcezza del canto di Penelope), la farina (forza e ricchezza), le spezie (rappresentanti i popoli lontani). Lei, per ricambiare, pose queste offerte ai piedi degli dei, che per riconoscenza, le restituirono il dolce. Anziché mangiarlo, Penelope lo consegnò agli abitanti per ricambiare così tanta generosità.

 Ingredienti

– 300 gr di farina 00
– 150 gr di zucchero
– 175 gr di burro
– un uovo più un tuorlo
– una bustina di vanillina
– una bustina di lievito per dolci

Preparazione

La pasta frolla per molti è complicata da preparare, non so se dipende dalla misurazione esatta degli elementi oppure dalla velocità nell’amalgamarli, comunque sia, questo problema usando il robot da cucina o la planetaria, non sussiste. Usando le mani, devo dire è un tantino più difficoltoso. Una volta pronto il composto, prendete un foglio di carta da forno, spolverizzate un po’ di farina e stendetene la maggior parte, aiutandovi con un mattarello, infarinato anch’esso, l’impasto così disteso, andrà messo in una teglia dove verserete sopra la marmellata di albicocche. Per la tortiera potete usare sia quella rotonda (diametro 25.5 cm) che quella quadrata ( 24.5 x 24.5 cm). Con l’impasto rimasto fate delle strisce, normalmente uso la classica rotellina per tagliarle simmetriche per poi riporle sopra la crostata, ricordate sempre di aiutarvi con la farina, altrimenti si spezzano.

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