Il giardini di Villa Taranto, a Verbania, conquistano il primo posto tra i giardini più belli del mondo, scavalcando Versailles
Sono situati a Verbania, (già, secondo Legambiente, la migliore città italiana in campo ambientale grazie ai miglioramenti nelle PM10, nella raccolta differenziata (il 72,8%), nel rapporto di emissioni di CO2 per passeggero del trasporto pubblico), tra Intra e Pallanza, i magnifici giardini di Villa Taranto. Un caleidoscopio di colori, profumi, sfumature, inserite in meravigliose scenografie floreali.
Così si presentano i giardini di Verbania per The Needs, che stila tutti gli anni la classifica dei più bei giardini al mondo. Classifica fino all’anno scorso vinta dai giardini della città di corte francese, Versailles, da quest’anno al secondo posto, scavalcata dall’opera d’arte botanica piemontese.
Era il lontano 1931, quando il capitano scozzese, Neil Mc Eacharn, acquista la residenza avita dei Marchesi di Sant’ Elia, a Verbania, con l’intento di ricreare , tra le colline italiane, un giardino all’ inglese, con i dovuti accorgimenti dettati dal clima e dalla flora locale, affinchè gli ricordasse i giardini della sua amata Scozia.
“Un bel giardino non ha bisogno di essere grande, ma deve essere la realizzazione del vostro sogno anche se è largo un paio di metri quadrati e si trova su un balcone”.
Neil Mc Eacharn
Quasi 10 anni furono necessari per la realizzazione dell’imponente opera architettonico – floreale, molte migliaia di piante furono importate da ogni parte del mondo e oggi costituiscono collezioni rarissime. Imponenti lavori di scavo generarono la “Valletta”, l’impianto d’irrigazione, i “Giardini terrazzati”, con le loro cascatelle, piscina, vasche per ninfee e fior di loto; il “Giardino d’inverno” ed il “Giardino palustre”; fontane ornamentali e giochi d’acqua. Al termine dell’opera, che lui chiamò Villa Taranto, in memoria di un suo antenato, nominato Duca di Taranto da Napoleone, il Capitano donò la proprietà allo Stato Italiano esprimendo il desiderio che la sua opera avesse continuità nel futuro.
Oggi il patrimonio botanico dei Giardini di Villa Taranto è vastissimo: comprende circa 1.000 piante non autoctone e circa 20.000 varietà e specie di particolare valenza botanica. La Villa non è visitabile, in quanto è adibita a sede della Prefettura della nuova Provincia del Verbano – Cusio – Ossola.
Assolutamente da visitare quasi con religioso silenzio i giardini, per assaporarne gli scenari a volte fantastici, a volte onirici, a volte misteriosi, passando dalle incantevoli combinazioni di antichissimi fiori sacri egizi, le raffigurazioni artistiche eteree di raffinati giochi d’acqua, le serre con la “Victoria Cruziana” ,i viali di Azalee, Aceri, Rododendri e Camelie, dai giardini delle Dalie.
Un percorso che porta indietro nel tempo e che regala, ai visitatori, un ricordo indimenticabile.