Cominciano gli appuntamenti del Salone Off
Come ogni anno, il Salone del Libro di Torino organizza incontri speciali distribuiti per tutta la città. A iniziare il rituale, venerdì 14 marzo, presso la Biblioteca Civica Natalia Ginzburg, via Cesare Lombroso 16 alle ore 18, il direttore editoriale del Salone, Ernesto Ferrero, presenterà Tahar Ben Jelloun e il suo nuovo romanzo “L’ablazione” (Bompiani 2014).
Tahar Ben Jelloun_L’autore, nato in Marocco nel 1944 e residente a Parigi, è noto in Italia per romanzi come “Creatura di sabbia” (1987), “Il razzismo spiegato a mia figlia” (1998) e “Il libro del buio”, del 2001, vincitore dell’International IMPAC Dublin Literary Award nel 2004. Poeta e giornalista, Tahar Ben Jelloun ha insegnato filosofia, ha ottenuto in Francia un dottorato in psicologia sociale e interviene con dibattiti e articoli sui problemi legati soprattutto alla periferia urbana e al razzismo. In Italia è stato pubblicato da Einaudi, Bompiani e Fabbri.
Arrestato nel 1966 a Casablanca per aver preso parte a una dimostrazione studentesca, ha sperimentato repressione e ingiustizia in prima persona ed è ora riconosciuto come uno dei maggiori autori provenienti dal Maghreb che scrivono in lingua francese. Attraverso i suoi personaggi – donne, migranti, prostitute e folli – descrive i più infimi stati di invisibilità e impotenza, intrappolamento e ribellione. Influenzato da scrittori come Joyce, Cervantes e Pessoa l’autore riversa le sue esperienze giovanili negli scritti. Nonostante viva lontano dal suo paese di origine da lunghissimo tempo, Ben Jelloun considera l’emigrazione come una sconfitta e non come una soluzione. “La gente rischia di morire – dice – ma bussa a porte che non sono aperte. La mia speranza è che paesi come il Marocco possano investire nella creazione di lavoro, in modo che nessuno debba andarsene.”
Il tema del viaggio di necessità lo tratta con “Partire” (Bompiani 2008) in cui un ventenne marocchino, laureato e pieno di aspettative, cede a una relazione omosessuale per necessità, tradendo se stesso e la propria dignità per denaro. L’unica speranza restano i sogni. Un affresco di denuncia e poesia che diventa ritratto di un mondo di immigrazione e clandestinità in cui la felicità è sempre altrove.
La sua ultima fatica, nelle librerie dal 12 marzo, è il romanzo “L’ablazione”.Tahar Ben Jelloun
Un matematico di rilievo internazionale, sessantenne e molto vitale, scopre di avere un tumore alla prostata. Deve cosi sottoporsi a un intervento di asportazione per contenere il rischio tumorale. Al protagonista non interessano tanto il tumore in sè e il rischio che esso comporta, ma il cambiamento che l’intervento porterà nella sua vita sessuale. L’uomo si prepara all’intervento con un’ultima, scatenata, notte di sesso con una prostituta d’alto bordo.
Dopo l’operazione cercherà di continuare a condurre una vita normale (con lavoro e viaggi), pur incontrando molte difficoltà: soffre di incontinenza, si sente “menomato, affronta il dramma della vita sessuale negata. Il tempo, tuttavia, farà il suo corso e il protagonista lentamente riuscira a riprendere in mano la sua vita, stabilendo una serena relazione con una donna. Capirà che una vita senza sesso è possibile. E’ diversa ma e comunque è sempre vita.
Un autore interessante, le cui tematiche complesse e il modo molto personale di raccontare le storie di uomini a noi spesso invisibili, rendono imperdibile questo incontro.

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