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Ginevra Pucci e Stefania Poddighe. Organizzatrici di Flashback

Sul tetto della Galleria d’Arte Moderna di Torino una grande scritta recita All Art Has Been Contemporary  e di notte si illumina di un blu vivo, opera emblematica dell’artista Maurizio Nannucci.  Che sia stato questo imperativo visivo a determinare la nascita di Flashback ?
Ginevra Pucci e Stefania Poddighe, organizzatrici della manifestazione, rispondono a questo interrogativo.
Può darsi, è una manifestazione dedicata all’Arte Antica e Moderna che, pensata come opera aperta, nasce dall’idea di costruire un atlas di “cultura visiva”. Visitare FLASHBACK è un viaggio nel tempo che, tra alternanza di epoche e stili, regala al pubblico una suggestiva panoramica delle capacità artistiche e creative dell’uomo dai primordi fino alla modernità. Pittura, scultura e arti decorative concorrono a creare il magico atlas dell’Arte in una sfida culturale senza tempo.
Seconda edizione, come si differenzia dalla prima?
Quest’anno il programma ruota intorno all’immagine simbolica del “Labirinto”, scelto per la sua capacità di rappresentare una dimensione racchiusa in spazi fisicamente limitati ma che evocano la sfida del viaggio in dimensioni ancora da esplorare. A questo si ispirerà il programma  di  Flashback. Un fitto panel di incontri che indaga molteplici argomenti: la rete come strumento di comunicazione; il restauro; le opere e la loro contestualizzazione e molto altro, il tutto strutturato tenendo presente la dualità della visione (antico e contemporaneo).
Nella sua prima edizione Flashback ha ospitato le migliori gallerie italiane di settore. La qualità è stata dunque la caratteristica fondamentale della manifestazione, ma il traguardo di presentare in maniera quasi esaustiva le molteplici espressioni artistiche che hanno caratterizzato la storia dell’arte è un obiettivo ancora in divenire. Per migliorare, ai nostri fini, è necessario ampliare sempre di più lo spettro di ricerca. Quest’anno abbiamo in più rispetto allo scorso anno alcune rappresentanze che mancavano, penso ad esempio alla fotografia storica, a un excursus sulla natura morta, a un focus sulle battaglie storiche e sulle armi.
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Nasce inoltre FLASHBACK Storytelling, il programma di percorsi guidati all’interno della manifestazione, rivolto sia ad adulti che a bambini, che si articola attraverso la narrazione e il coinvolgimento diretto dello spettatore. Continuerà inoltre la performance FLASHBACK è opera viva di Alessandro Bulgini che in diretta dalla pagina Facebook crea un’opera corale mai compiuta e sempre in divenire; immagini dal passato che si avvarranno del popolo della rete e dei nuovi linguaggi per acquisire nuovo significato. E molte altre sorprese…
A chi si rivolge e cosa desidera mettere in evidenza ?
“E’ lo sguardo dello spettatore a fare il quadro”. Questa frase di Duchamp dimostra che l’Arte, come ogni fenomeno sociale, non è un dato di natura, ma un fenomeno costruito nella storia e attraverso le pratiche. A tal fine FLASHBACK sottolinea l’importanza del ruolo del gallerista, la cui funzione è fondamentale per la diffusione e la trasmissione della conoscenza al grande pubblico e per la creazione e formazione di nuove generazioni di collezionisti, storici dell’arte e semplici appassionati.  La nostra sfida è quella di concorrere alla formazione di un nuovo fruitore che sia più giovane, eclettico e trasversale, ma soprattutto colto.
Ci auguriamo che questa nuova edizione di FLASHBACK possa segnare un momento importante di cambiamento, un momento utile per ripensare in modo più responsabile al ruolo di ciascuno di noi rispetto all’arte e alla cultura in generale, un momento di riflessione che generi un vero impegno nel proiettarsi verso un futuro ancora tutto da costruire.
Info: www.flashback.to.it
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