Torino è la metropoli italiana con la più articolata rete di piste ciclabili d’Italia, un primato che è dovuto soprattutto alla confluenza di ben 4 fiumi sui cui argini si allungano alcune fra le piste ciclabili più belle del nostro Paese. Quello che vi proponiamo oggi è un itinerario forse meno conosciuto rispetto ad altri, ma decisamente stupefacente per la sorpresa di ritrovarsi immersi nel verde a pochi chilometri dal centro cittadino.
La partenza è dal ponte di Sassi. Subito alla destra si imbocca una ciclabile che dopo circa 700 metri ci porta a una passerella che, svoltando a destra, immette nel Parco Colletta. Per un paio di chilometri si pedala immersi nel verde, con il parco alla propria sinistra e il fiume Po alla destra. Anche se non sembra, quello che si percorre è un corso, per la precisione corso Francesco Guerrazzi. Nella parte terminale si costeggia la foce della Stura di Lanzo, passando attraverso un ponte (questo non ciclabile) fino alla sponda sinistra della foce. Si costeggia il fiume Po e, una volta superato lo svincolo di Lungo Stura Lazio – anche noto come “curva delle cento lire” si prosegue su una ciclabile che costeggia il lato sinistro di un canale. È, questa una delle parti più interessanti dell’intero percorso. A un certo punto ci si trova in una splendida piazzetta che evoca la campagna piemontese, con casette basse, piccoli orti e aie. Un angolo di campagna a pochi minuti di pedale dalla metropoli.
La ciclabile prosegue lungo il canale in un parco lineare davvero bello. Una volta giunti al Ponte pedonale (e ciclabile) Vittorio Emanuele ci si può ristorare a un punto Smat e, passati sull’altra sponda del fiume si raggiunge il centro storico di San Mauro Torinese.
Il ritorno si compie su una ciclabile molto bella che è stata ultimata alcuni anni fa e che in un paio di chilometri conduce alla Riserva naturale speciale del Meisino, vale a dire la parte più spettacolare dell’intero tragitto. Pedalare in quest’area (che ha un’estensione di 45 ettari) è un vero piacere: si attraversano viali di pioppi altissimi e con un po’ di fortuna si possono scorgere aironi cinerini, germani reali e gallinelle d’acqua. Tenendosi vicini alla riva destra del Po si imbocca via Federico (!) Nietzsche per concludere il nostro anello nel Parco Sassi e nel successivo Parco Brigata Taurinenese. Poco più di una decina di chilometri che consigliabili per il relax magari con un libro del buon vecchio  Friedrich Nietzsche che proprio a Torino intorno al 1889 scrisse capolavori come Ecce Homo e Il crepuscolo degli idoli.
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