Il peace walking man che marcia per la pace in Congo

john_peace_flagDa 7 anni attraversa l’Europa a piedi per sensibilizzare governi e opinione pubblica sulle devastazioni prodotte in Africa dalla “Guerra del coltan”, minerale preziosissimo impiegato dalle industrie hi-tech come componente di pc, cellulari, tv e apparecchi elettronici.
John Mpaliza, ingegnere informatico 46enne originario del Congo, denuncia la guerra che insanguina il suo Paese: «Il conflitto serve a favorire l’accaparramento illegale e a basso costo del coltan, che in Congo è pagato poche decine di centesimo al kg, mentre in Europa è rivenduto a 600 dollari. Questa guerra ha mietuto in 20 anni 6 milioni di morti e altrettanti profughi, e il rapporto mapping dell’Onu ha parlato di un vero e proprio genocidio avvenuto tra il ’93 e il 2003».
Oggi in Congo sono visibili ovunque i segni della distruzione: «Scuole, ospedali, infrastrutture, tutto distrutto. Migliaia di donne e bambine sono state vittime di violenze, con conseguenze fisiche e psicologiche che le hanno segnate a vita» dice John, spiegando che il coltan «viene spesso estratto da minatori bambini, con gravi effetti per la salute perché è un materiale radioattivo, senza contare i frequenti crolli dei tunnel d’estrazione».
Ogni anno Mpaliza incontra studenti, associazioni, cittadini e istituzioni per far conoscere queste realtà e aumentare la pressione dell’opinione pubblica sui governi: lo scorso anno il Parlamento europeo, spinto dall’esempio di John e dei suoi sostenitori, ha votato l’obbligo di trasparenza sulla provenienza delle materie prime usate dalle industrie, il che permetterebbe di contrastare il commercio illegale di coltan e altri minerali. Al momento però la decisione del Parlamento Ue è in attesa di venir ratificata dal Consiglio europeo. Ognuno di noi può contribuire al dibattito e accelerare la decisione firmando la petizione su http://www.justicepaix.be/minerali-di-conflitto).
Dopo l’Europa, per il 2016 John ha deciso di portare la sua marcia in Africa: «Se vogliamo cambiare le cose lì, non basta agire in Occidente» ci dice. «Il vero cambiamento deve nascere dal Congo, dall’Africa stessa, perché non è scontato che la popolazione sia informata correttamente di quanto sta avvenendo nel proprio Paese, e della relazione tra il genocidio e gli interessi economici dei Paesi stranieri. Gli africani devono capire che loro per primi possono avere in mano le leve del cambiamento».
A Torino, l’associazione CISV (www.cisvto.org) ha sposato la causa di John, e ogni anno sostiene la sua marcia accogliendolo nella sede di Reaglie e supportandolo nell’opera di sensibilizzazione.
Tra le tappe torinesi ricordiamo: Centro Piemontese Studi Africani (14/4/16), Scuola C. Lombroso (14/4/16), Luna’s Torta (15/4/16), Cascina Roccafranca (17/4/16).
Per il calendario completo: http://www.cisvto.org/eventi/congo-john-mpaliza-torino
CISV aderisce al Consorzio ONG Piemontesi  www.ongpiemonte.it  e al DevReporter Network www.piemontedevreporter.wordpress.com
Per sostenere CISV: Banca Etica IBAN IT25 K 05018 01000 000000110668 – c/c postale 26032102 – online su www.cisvto.org

Its perfect time to make some plans for the future and its time to be happy with http://sildenafilstorede.com/2020/02/14/propecia-rezeptfrei-auf-rehtung/.