"Il sole delle arti" Uno straordinario viaggio nell’affascinante mondo di Raffaello

Alla Reggia di Venaria 130 opere raccontano le invenzioni decorative del genio urbinate

Madonna Aldobrandini di Raffaello

“Raffaello. Il sole delle arti” è il titolo della mostra che si aprirà il 26 settembre a Venaria nella splendida cornice della Reggia.
La mostra è curata da Gabriele Barucca e Sylvia Ferino insieme ad un comitato scientifico presieduto da Antonio Paolucci e resa possibile da una grande collaborazione tra i più importanti musei italiani e internazionali come ad esempio, i Musei Vaticani, il Residenzschloss di Dresda, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Victoria and Albert Museum di Londra, la Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, la Galleria degli Uffizi, la Galleria Palatina di Palazzo Pitti, il Museo Nazionale del Bargello e il Palazzo Corsini di Firenze, il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, la Galleria Nazionale delle Marche di Urbino, i Musei Civici di Pesaro e il Museo di Capodimonte di Napoli.
La mostra rappresenta un evento speciale ed inedito in quanto, Raffaello viene presentato, grazie all’esposizione di oltre 130 opere, come ispiratore della ricchissima produzione delle cosiddette “arti congeneri”, ossia le arti applicate che tradussero nelle rispettive tecniche le prodigiose invenzioni figurative del grande Urbinate.
Grazie ad una scelta di magnifici dipinti, la prima parte della mostra racconta la vita di Raffaello, dagli anni della sua formazione artistica tra Urbino e Città di Castello, alla sua prima maturità fra Perugia, Siena e Firenze. Saranno esposte non solo le sue opere, ma anche quelle dei suoi maestri, come il Pinturicchio, Luca Signorelli, il Perugino e il padre Giovanni Santi.
Il percorso si snoda attraverso temi e imprese pittoriche che restituiscono la grandezza di Raffaello come ispiratore di stili e modelli iconografici come ad esempio la Madonna col bambino, uno dei soggetti principali con il quale l’artista è solitamente identificato.
Un viaggio straordinario dove la riproduzione e la migrazione del suo stile e dei suoi soggetti non solo contribuì alla diffusione di invenzioni, arti e saperi, ma permise anche la nascita e l’affermarsi nei secoli del mito e della fama legati per sempre alla sua persona.