Nel borgo di Pavarolo, sulla collina di Torino, la mostra sulle nature morte di Daphne Maugham, l’artista moglie di Felice Casorati. Può essere l’occasione per una gita fuori città, sulle colline di Torino, e perché no per una cena di fritto misto piemontese in uno dei due ristoranti di Pavarolo – Al Castello e Da Maria – l’apertura domani, sabato 21 aprile, dello studio-museo che fu di Felice Casorati, nel borgo da lui tanto amato e scorcio di molte sue vedute.

Felice Casorati

Daphne Maugham natura morta

Alle 17,30 l’incontro “Intorno a Daphne” con il critico d’arte Francesco Poli e la storica dell’arte Veronica Cavallaro ripercorre la vita e le opere di Daphne Maugham, l’aristocratica artista inglese venuta a Torino nel 1924 per studiare nell’atelier di Casorati e divenuta poi sua moglie nel 1931.
E fu proprio Daphne a scegliere Pavarolo e a convincere Felice a comprare casa. Tra gli anni Trenta e la morte del maestro nel 1963, Pavarolo fu il luogo d’ispirazione preferito da Felice Casorati e lo resterà anche per Daphne, sino alla sua scomparsa nel 1982. Fino al 24 giugno, tutte le domeniche dalle 15 alle 18, tredici “nature morte” di Daphne sono in mostra nel piccolo studio di via del Rubino 9 a Pavarolo, accanto a Casa Casorati, a ingresso libero.
Felice Casorati
Il quadro “Vaso di fiori sulla tavola”, del 1945, arricchisce l’esposizione dello scorso autunno, riproponendo la mostra dopo la chiusura invernale dello Studio-Museo. Un nuovo progetto voluto dalla famiglia Casorati coinvolgerà la casa di Felice e Daphne e il borgo di Pavarolo nei prossimi mesi: “Artisti&Residenza.0”. Dal 5 al 9 giugno giovani pittori risiederanno nelle stanze della casa di Casorati e lavoreranno negli suoi stessi luoghi. Per informazioni www.pavarolo.casorati.net.
Loris Gherra

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