Con un piede nel Torneo

Fino a qualche anno fa l’autore scriveva il suo manoscritto, lo rivedeva fino alla noia e lo inviava all’editore in attesa di una risposta. Forse inizialmente non ci voleva tanto tempo, forse le scrivanie degli editori non erano piene di manoscritti come oggi. Forse, semplicemente, scrivere non era nei desideri dei più. O nelle possibilità. La macchina per scrivere e la risma di carta necessitavano di un lavoro enorme, non come i computer attuali con cui il semplice clic basta a spostare o cancellare una frase o periodi interi.
arton38269Oggi è diverso, tutto. Gli editori sono alla ricerca di un prodotto vincente e sono sommersi di prodotti per lo più scadenti. Un aspirante autore può metterci degli anni anche solo ad avere una mezza risposta. Non solo perché il suo lavoro magari non è così interessante, ma perché è davvero difficile essere notati in qualche modo.
Per questo nascono e spopolano decine di concorsi organizzati da editori più o meno seri. Perché dove si può spillare qualche quattrino a chi spera di vedersi pubblicare, lo si fa. Importantissimo, quindi, selezionare i concorsi o tornei cui partecipare con i propri scritti.
Negli ultimi anni è sul web il Torneo IoScrittore indetto dal gruppo Gems. Una gara in cui tra autori o aspiranti tali ci si legge e valuta in due fasi differenti. Un esperimento giunto alla quinta edizione e che ha visto un certo successo di partecipazione nonostante i possibili difetti. Da questo Torneo sono emersi alcuni nuovi autori provenienti da tutta Italia, voci nuove e varie.
Partecipare è molto semplice ed è gratuito. Ci sono istruzioni dettagliate sul sito sulla modalità di invio del materiale e sul regolamento.
http://www.ioscrittore.it/ioscrittore/home.htm
Se da una parte l’iscrizione offre la possibilità di essere notati in qualche modo da una delle case editrici del gruppo, dall’altra il concorrere diventa un esercizio interessante per comprendere i meccanismi della scrittura e i propri errori. La prima fase del Torneo consiste nel valutare gli incipit (in media una ventina di pagine per ogni opera) di 15 altri partecipanti, tutti coperti da anonimato. Il giudizio, articolato in modo da esprimere valutazioni su grammatica, trama e originalità, ha anche uno spazio dedicato ai suggerimenti che si vogliono dare all’autore, di volta in volta, per migliorare il suo scritto. Durante il Salone del Libro di Torino, poi, verranno comunicati i titoli delle 300 opere che avranno passato il primo turno e a seguire, ogni autore riceverà le sue valutazioni. Per chi non viene “promosso” ci sono quindici punti di vista differenti riguardo al proprio scritto, da leggersi e rileggersi per trovare uno spunto azzeccato per migliorare la propria storia. Per chi, invece, passa alla seconda fase inizia il lavoro vero. Leggere e valutare le opere intere di 10 autori differenti da quelli già valutati, sempre in forma anonima. Con Bookcity a Milano, si scopriranno i 10 finalisti, che potranno pubblicare in e-book il loro romanzo. Tra questi, ma spesso anche tra i partecipanti alla seconda fase, il vincitore pubblicherà in formato cartaceo la sua opera.
Quindi una buona occasione, questo Torneo, per chi desideri imparare e allo stesso tempo tentare la sorte.
Visto che ormai io ci ho preso gusto e che sono arrivata l’anno scorso almeno in semifinale, ho deciso di partecipare anche a questa edizione con un romanzo che ho iscritto sotto la categoria “sentimenti”. Non posso ovviamente dire il titolo, avendo preso l’impegno di mantenere l’anonimato fino alla fine della mia avventura, ma vi assicuro che mi divertirò a partecipare.
Se anche voi avete un sogno nel cassetto e un manoscritto pronto, potete iscrivervi fino al 26 di febbraio.
Buona avventura letteraria a tutti.

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