REGIE SINFONIE
IX STAGIONE CONCERTISTICA DI MUSICA ANTICA E BAROCCA
 SABATO 13 DICEMBRE 2014 ORE 21.00
CONFRATERNITA DELLA MISERICORDIA
 
1714: il nuovo Kappelmeister di Weimar
Preludi corali dell’Orgelbüchlein di Johann Sebastian Bach
 
 
Proseguono i concerti della Stagione Regie Sinfonie: sabato 13 dicembre, presso la Confraternita della Misericordia  in Via Barbaroux 41 , il duo Matthias Persson alla tromba e Silvano Rodi all’organo,  accompagnati dal Coro delle Voci Bianche della Scuola Comunale di Musica di Mondovì diretto da Maurizio Fornero, proporranno alcuni preludi corali tratti dall’ Orgelbüchlein di Johann Sebastian Bach, nel trecentesimo anniversario dell’elezione del compositore a Kappelmeister di Weimar.  

«Il venerdì 2 marzo 1714, Sua Altezza Serenissima il Duca regnante ebbe la grazia di conferire al già organista di corte Bach, dietro sua umile richiesta, il titolo di Concertmeister, rango ufficiale sottoposto a quello del Vice Maestro di Cappella Drese, per il che si impegna a eseguire mensilmente nuove composizioni»: il giovane Johann Sebastian Bach, non ancora trentenne, ottiene il suo primo titolo all’interno di una cappella musicale che lo pone al di sopra degli altri esecutori al servizio del Duca Guglielmo Ernesto di Sassonia-Weimar, una sorta di responsabile della qualità delle esecuzioni della corte.
Il giovane compositore turingio era già una celebrità ed aveva ricoperto ruoli di rilievo presso le comunità di Arnstadt (1703-1706) e Mühlhausen (1707), sorprendendo i cittadini di queste città con memorabili esecuzioni all’organo, del quale era esperto conoscitore anche dal punto di vista tecnico. Le chiese di questi centri non consentivano però un’esplorazione adeguata del repertorio vocale e strumentale: gli obblighi di Bach in quegli anni si limitavano all’accompagnamento dell’assemblea nel canto dei corali, con introduzioni che riprendessero la stessa melodia, e a pochi interventi concertati, con gruppi di scarsa qualità, composti da studenti della Scuola Latina o dai musicisti semiprofessionisti dell’orchestra cittadina. Il giovane compositore, reduce dal celebre viaggio a piedi a Lubecca (circa 500 km!) per ascoltare Buxtehude aveva ormai gli elementi per comporre sia musica vocale secondo lo stile dei compositori più in auge (Buxtehude stesso, Reineken…), sia musica strumentale, grazie allo studio di compositori francesi (Lully, Marais…) e italiani (Corelli e Vivaldi in primis). Così, sfruttando l’occasione del collaudo del nuovo organo di Weimar, diede prova delle sue doti di virtuoso ed ottenne l’incarico di organista di corte e di musicista di camera del duca, titolo che gli permise di assicurarsi una posizione di rilievo all’interno della cappella musicale. Il passo successivo fu appunto la nomina a Concertmeister del 1714, con l’obbligo correlato di comporre nuove opere per una domenica al mese, obbligo che si rivela invece come la possibilità di eseguire la sua musica in uno spazio autorizzato dalla stessa nomina (al maestro di cappella spettava l’organizzazione della musica di due domeniche al mese, mentre al vice maestro spettava la creazione delle composizioni per la domenica restante).

Se da questo momento le composizioni strumentali e le cantate iniziano ad occupare la maggior parte del tempo di Bach, la composizione di musica organistica resta una costante per tutta la sua lunga vita: l’Orgelbüchlein è proprio la testimonianza del continuo interesse per questo strumento. L’opera, mai terminata, è un libro di studio per il giovane organista, che espone tutti gli esempi per comporre un’introduzione a un corale, mentre per lo strumentista maturo è un’utilissima risorsa per preludiare i canti durante tutte le domeniche dell’anno: la composizione si ferma in realtà ai corali quaresimali, con qualche raro esempio per le altre festività maggiori. Tutti i corali hanno l’uso del pedale obbligato, così come riportato nel frontespizio «Piccolo libro d’organo. Dove si offre a un organista principiante il metodo per sviluppare in tutte le maniere un corale, in cui possa anche perfezionarsi nello studio del pedale, perché nei corali che qui si trovano il pedale è trattato in modo strettamente obbligato».
Alessandro Baudino

Other studies have shown conflicting results, but this treatment has potential Médicament de l’éjaculation précoce