Giovedì 26 marzo il Politetcnico  di Torino  ha  inaugurato presso la Biblioteca Centrale di Ingegneria la mostra: “IL GABINETTO DI ARCHITETTURA ANTICA E TECNICA DEGLI STILI” – Strumenti per la didattica nelle collezioni storiche della Biblioteca Centrale di Ingegneria del Politecnico di Torino.  
La collezione, allestita nelle teche espositive dei corridoi del Politecnico,sarà aperta al pubblico fino al 15 maggio 2015 con ingresso libero dal lunedì al sabato. La raccolta proviene dal Gabinetto di Architettura istituito nel 1885 presso la Scuola di Applicazione per gli Ingegneri (Castello del Valentino).
Sono compresi 1200 volumi, fotografie ,disegni, progetti, calchi in gesso e cemento. Il cuore della mostra è una significativa collezione fotografica ,conservata presso la Biblioteca Centrale di Ingegneria, di 2500 positivi monocromi su carta e vetro e cartoline artistiche. Un patrimonio di strumenti per la didattica risalenti al periodo tra la fine del XIX secolo e i primi decenni del XX secolo.                                                   La mostra è stata curata e organizzata dalle dottoresse: Enrica Bodrato, Margherita Bongiovanni, Olivia Musso, Maria Vittoria Savio, Nunzia Spiccia.
Per l’inaugurazione un primo momento seminariale nella Sala consultazione della Biblioteca Centrale di Ingegneria, espressamente rivolto agli studenti del Politecnico e Dottorandi. L’intervenuto del professore  di Architettura Carlo Tosco che ha sottolineato il valore della mostra: ” Studiare l’architettura tramite la formazione degli architetti di fine ‘800″, “è  la grande valorizzazione che ne può trarre lo studente portandola a conoscenza  attraverso lo studio e l’elaborazione di una  tesi“.
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I soggetti degli scatti sono diversi: monumenti, architetture, particolari architettonici e opere d’arte di diversi luoghi , stili e periodi. L’idea è partita dalla valorizzazione dei  positivi e dall’ampliare il materiale con le diapositive. Da qui nasce il criterio di mettere in luce i principali studi fotografici studiati: la ditta Brogi di Firenze, la ditta Brunner di Zurigo, lo Studio Dall’Armi di Torino, l’Atelier Moscioni di Roma e i fotografi turchi Sebah & Joailler.
Il repertorio più vasto appartiene allo studio dei F.lli Alinari di Firenze , gli unici in Italia a documentare sistematicamente le città della seconda metà del XIX secolo. E’ loro, l’immagine della Chiesa di S. Andrea di Vercelli usata molto spesso come modello per le esercitazioni in aula. Nelle vetrine sono presentati inoltre documenti poco conosciuti al pubblico, tavole grafiche e volumi antichi. La prima teca è dedicata a Carlo Promis primo professore di Architettura della Scuola di Applicazione. All’interno è esposta un’opera che raccoglie le sue tavole didattiche ed esemplari di tesi di Laurea. Sono presenti nelle vetrine successive manuali della Scuola di Applicazione, proposte di ampliamento della sede del Gabinetto al Valentino e gli Annuari.  Gli Annuari della Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri e del Regio Politecnico di Torino hanno fornito molte indicazioni interessanti sull’utilizzo di questo materiale nella didattica dell’Architettura, consentendo di ricostruire in modo dettagliato lezioni e viaggi d’istruzione.
Nella teca 5 è sono presenti due antiche macchine fotografiche dette camere di viaggio del tipo “campagnola”. La vetrina accanto è dedicata all’Ingegner Giovanni Angelo Reycend , direttore del Gabinetto di Architettura dalla fondazione sino al 1920. Presenti lettere di ringraziamento per doni ricevuti in quanto Assessore, Consigliere e Amministratore ,diversi progetti e una sua rappresentazione in rilievo. Nelle ultime teche sono esposti gessi per la copia, esercitazioni, progetti degli ex allievi e una rassegna dei più importanti edifici dell’architettura romana e gotica in Piemonte dell’artista Severino Furletti. Abbiamo chiesto alla Dott.ssa Maria Vittoria Savio , una delle curatrici ,come descriverebbe in poche battute questa mostra : “Direi che la cosa più importante sia aver dato nuova vita ad una valore così grande quale è questa collezione che ora può guardare il futuro ed essere d’aiuto per gli studenti“.
Gli studenti del Politecnico di Torino  e il pubblico degli appassionati, potrà studiare gli strumenti di insegnamento di fine XIX secolo. L’architetto di fine ‘800, contribuirà grazie a questa collezione alla formazione dell’architetto del III millennio.
Desiree Filippone

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