L’intervista con Mauro Anetrini, noto penalista torinese con studio a Torino, Milano e Venezia, nominato lunedì 27 luglio Presidente di Barricalla Spa, parte da un romanzo. Underworld di Don De Lillo.

Il libro è un grande affresco sull’America, un capolavoro narrativo dove i destini collettivi si intrecciano, guarda caso, con i rifiuti, le scorie pericolose, il pattume generico fino a trasformarsi in un paesaggio costruito all’insegna della nostalgia.

Mauro Anetrini

L’attinenza con il nuovo incarico è palese. Barricalla è il principale impianto di smaltimento in Italia per i rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi situata alle porte di Torino, precisamente a Collegno, in un’area che ospitava una cava di ghiaia e che oggi si trova al nodo di congiunzione tra la tangenziale e l’ingresso ovest della città. Si estende su una superficie di circa 150.000 metri quadrati ed è immediatamente riconoscibile per l’ampio parco fotovoltaico che ne copre una vasta zona.

Nata 30 anni fa, rappresenta un punto di riferimento nazionale per la corretta gestione delle sostanze potenzialmente pericolose di provenienza industriale e da terreni bonificati. Barricalla accoglie i rifiuti che non possono essere più reimpiegati nel ciclo produttivo smaltendoli in maniera corretta.

Avvocato Anetrini si attendeva questa nomina?

No, ma ci speravo.

Era a conoscenza del valore di questa azienda?

Non del tutto, le informazioni di cui ero in possesso non corrispondevano alle qualità delle società. Sono migliori di ogni mia aspettativa. Grazie al mio predecessore Alessandro Battaglino e a tutti i collaboratori i tecnici, che in questi anni hanno prodotto grandi risultati non solo economici ma anche di altra natura.

Mi riferisco in particolare alla cura dell’ambiente non solo dal punto di vista industriale, ma da quello preminentemente ecologico, l’azienda svolge un servizio delicatissimo, non soltanto preservando l’ambiente ma addirittura riuscendo a ricavare dei vantaggi di tipo energetico ambientale, in un settore troppo spesso gestito o da incompetenti o da persone che agiscono in violazione della legge.

Che tipo di gestione ha riscontrato?

Gestire i rifiuti speciali, riuscire nel rispetto della legge a produrre vantaggi nell’ambito dell’energia elettrica, sapendola vendere è un notevole risultato. Inoltre la riqualificazione dell’area, utilizzandola al meglio, ha permesso di arrivare al punto che chiunque entra non sa di essere in una discarica. A questo si accosta una gestione di primo livello; perché sono organizzatissimi, effettuano controlli serrati continui, infatti in questi giorni l’autorità pubblica mi si è rivolta per avere indicazioni su alcune procedure. Un modello virtuoso di politica ambientale.

E’ davvero raro, in questo paese, riuscire a conciliare le esigenze dell’ambiente e le più che legittime aspettative di guadagno da parte della proprietà in questo caso fatto da sia da privati che dall’ente pubblico.

Pubblico e privato insieme ?

Pubblico e privato possono lavorare insieme in modo soddisfacente, in tutto questo io metto al servizio la mia esperienza, umana e professionale per sostenere Barricalla con una linea di continuità che non è messa in discussione da nessuno.

Tutto questo ci consente di elaborare, tutti insieme, ciascuno per la propria parte un progetto per il  futuro, che terrà conto delle qualità specifiche di tutti i soci, vale a dire l’esperienza ecologica nella gestione dei rifiuti, unita a quella di una primaria società che sa di produrre energia, che è appunto Iren, con uno sguardo alla comunità che è il socio pubblico. Si è rivelata una formula vincente sin dalla sua fondazione e può diventarlo ancora di più.

La sensazione esterna è che di questa azienda non si conoscano a sufficienza i meriti?

Nemmeno io ero a conoscenza delle sue qualità, ma ritengo che non sia stato un difetto di comunicazione delle precedenti gestioni, piuttosto la natura dell’attività, i rifiuti. Se cambiamo il linguaggio e diciamo eccellenza ecologica, discutendone con tutti i soci e affidandoci alle mani di amministratori e tecnici che vi lavorano potremo fare un cambio di passo.

Ha già fatto un consiglio di amministrazione, come è stato ricevuto?

Ne ho già fatto uno,  sono stato accolto con una cortesia non di maniera e direi quasi affettuosa. A pelle credo che ci sia una simpatia istintiva, ho riscontrato un ambiente sereno, composto da persone preparate e disponibili.

Per me è un onore poter essere il Presidente di una società simile, siamo i primi in Italia e intendiamo restarlo migliorando ancora L’Italia, ricordiamocelo, come gestione dei rifiuti è tra i primi nel mondo.

 

Scriveva Don De Lillo in Underworld:

I rifiuti sono una cosa religiosa. Noi seppelliamo rifiuti contaminati un con senso di reverenza e timore. E’ necessario rispettare quello che buttiamo via.