Sei chiede a Kyung Wha Chung, oggi sessantanovenne, quali sono le qualità più importanti di una persona che intende intraprendere una carriera musicale professionale come ha fatto l’Unione Musicale, si ottiene questa semplice, perfetta e disarmante risposta.
Pazienza e tenacia, totale dedizione e amore per quello che si fa. Ma a mio avviso, la qualità più importante è proprio la pazienza. Inoltre il corpo, l’anima e la mente devono essere in totale connessione con lo strumento. È una grande fortuna che non mi abbiano mai abbandonato l’attaccamento, l’amore e la passione per il violino, strumento attraverso cui esprimo la mia musica. L’esecutore è il portavoce del compositore ed è al servizio del suo messaggio. È indispensabile ricordarlo sempre!

Kyung Wha Chung

Ma chi è Kyung Wha Chung ? Negli Anni Settanta, Ottanta e Novanta la violinista sudcoreana Kyung Wha Chung (sorella maggiore del direttore d’orchestra Myung-Whun Chung) era una star indiscussa: il suo piglio fiero, il vibrato intenso, la sua calda espressività, il suono brillante conquistarono le platee di tutto il mondo. Nel 2005 un brutto infortunio all’indice sinistro sembrava però aver messo fine alla sua carriera, costellata di numerosissimi concerti e da incisioni di successo, prova del suo imponente repertorio.
Sono seguiti anni di obbligata inattività, durante i quali Kyung Wha Chung racconta di aver continuato a suonare il violino nella sua mente, ripercorrendo a memoria i passaggi più ostici e ragionando sulle scelte stilistiche e interpretative. Un training prima di tutto mentale, fondamentale per ritrovare ogni giorno la forza di tornare a suonare. La sfida è stata vinta nel 2010, quando Kyung Wha Chung è tornata sulle scene, prima in Asia e poi in Europa, con una quarantina di selezionatissimi concerti all’anno.
A trent’anni esatti dal suo debutto a Torino per l’Unione Musicale, Kyung Wha Chung torna sul palco del Conservatorio mercoledì 25 ottobre alle ore 21, per l’unica tappa italiana del 2017.
Dal 1987 al 1998, con ben 5 presenze, Kyung Wha Chung è stata tra le protagoniste delle stagioni dell’Unione Musicale dove ha riscosso unanimi consensi di pubblico e di critica, che ha più volte elogiato la sua musicalità, la sensibilità del gusto e dello stile, “l’ammirevole controllo del suono, del fraseggio e del taglio formale”.
Per questa agognata occasione sarà accompagnata al pianoforte da Kevin Kenner, primo americano a essere premiato – nello stesso anno (1990) – in due dei più prestigiosi concorsi pianistici internazionali come lo Chopin di Varsavia e il Čajkovskij di Mosca, senza contare le precedenti affermazioni al Van Cliburn e al Concorso Internazionale Gina Bachauer. 

Kyung Wha Chung

Chung e Kenner suonano insieme dal 2010, anno del ritorno sulle scene della violinista: «Sembra molto più tempo – dichiarava  qualche anno fa – ora siamo una voce sola. È un partner perfetto: maturo, puro come un bambino, molto intelligente e riflessivo. L’esatto contrario di me!».
Il programma della serata presenta alcune delle più incantevoli pagine per questo organico.
Parlando della sua Sonata in sol minore per violino e pianoforte Debussy diceva che «per una contraddizione del tutto umana, è piena di un gioioso tumulto», ma anche «spaventosamente malinconica». In questa ambivalenza espressiva, nel paradosso dell’umano, sta il fascino della Sonata che è l’ultima composizione a essere stata portata a termine, tra il 1916 e il 1917, dal compositore ormai divorato dalla malattia e circondato dall’angoscia per gli esiti drammatici della guerra. Questa pagina rappresenta lo sforzo estremo e di «una verità estetica senza precedenti», come ebbe a dire Boulez, «verso un’arte più tesa, più austera, più sprovvista di seduzioni immediate, ma ricca di ispirazione ineguagliata».
La Sonata in la maggiore op. 13 di Fauré, salutata fin dalla prima esecuzione da un enorme successo, secondo Camille Saint-Saëns possiede «tutto ciò che può sedurre, la novità delle forme, la ricerca di modulazioni e di sonorità curiose, l’impiego dei ritmi più imprevedibili; soprattutto, vi aleggia un fascino che avvolge l’intera opera e fa accettare alla folla degli ascoltatori ordinari, come cose del tutto naturali, le arditezze più impreviste». Scritta nell’estate del 1875 al culmine del primo grande amore di Faurè con Marianne Viardot, la Sonata diede il via alla Renaissance della musica da camera francese.
Fiumi di inchiostro sono stati scritti per individuare la fonte di ispirazione di Proust per il brano descritto come «l’inno nazionale dell’amore» tra Swann e Odette. L’ipotesi più probabile è che fosse la Sonata in la maggiore di Franck, lavoro emblematico del secondo Ottocento francese per l’intensità lirica, la forma ciclica e il particolare equilibrio tra nitore e cromatismo di matrice wagneriana.

GLI ARTISTI
Kyung Wha Chung è una delle migliori violiniste della sua generazione. L’hanno resa famosa le prestigiose incisioni realizzate nel corso della sua quarantennale carriera, la profonda musicalità e l’intensa emozione che accompagnano le sue performance.
Nata in Corea del Sud, Kyung Wha Chung ascolta il suono del violino per la prima volta a sei anni e ne rimane immediatamente affascinata. Bambina prodigio, debutta a nove anni con l’Orchestra Filarmonica di Seoul eseguendo il Concerto di Mendelssohn. A tredici si iscrive alla Juilliard School di New York, dove studia con Ivan Galamian e Joseph Szigeti. Dopo la vittoria del prestigioso Concorso Edgar Leventritt nel 1967, viene ingaggiata da importanti orchestre americane, tra cui la Chicago Symphony Orchestra e la New York Philharmonic.
Il suo sensazionale debutto europeo è del 1970, con l’esecuzione del Concerto per violino di Čajkovskij insieme alla London Symphony Orchestra diretta da Previn, in un recital a cui numerosi concerti in tutto il Regno Unito. Kyung Wha Chung ha collaborato con le più grandi orchestre del mondo, diretta dai migliori direttori del mondo, tra cui Claudio Abbado, Daniel Barenboim, Charles Dutoit, Bernard Haitink, Riccardo Muti, Sir André Previn, Sir Simon Rattle, Sir Georg Solti e Klaus Tennstedt. Per la musica da camera ha collaborato con Peter Frankl, Kevin Kenner, Stephen Kovacevich, Radu Lupu e Krystian Zimerman. Dopo il contratto in esclusiva con Decca, ha inciso anche con EMI Classics, RCA e Deutsche Grammophon e, più recentemente, ha firmato un contratto in esclusiva con Warner Classics per l’incisione delle Sonate e Partite di Bach.
Vincitrice di due Gramophone Awards, ha ricevuto molti premi e riconoscimenti, tra i quali la Medaglia di Merito Civile del governo sudcoreano e il Premio Ho Am per le Arti nel 2011.
A seguito di un infortunio alla mano, Kyung Wha Chung ha smesso di suonare nel 2005, ma si è dedicata all’insegnamento presso la Juilliard School e la Ewha University di Seoul. Charity Ambassador for Better World per progetti sostegno in Africa, è direttrice artistica del Great Mountains Music Festival & School in Corea del Sud.
Il 2010 ha segnato il trionfante ritorno di Kyung Wha Chung sui palcoscenici asiatici, seguito da una vasta tournée nel 2013. L’anno successivo ha fatto ritorno in Europa con una tournée britannica culminata con il recital alla Royal Festival Hall di Londra. Nel 2016 l’artista ha inaugurato il prestigioso Festival di Verbier con il Concerto di Brahms e la Verbier Festival Orchestra.

Kevin Kenner

Il 1990 ha costituito una pietra miliare nella carriera del pianista Kevin Kenner, che in quell’anno è risultato vincitore di tre premi prestigiosi: il primo premio al Concorso Internazionale di Chopin di Varsavia (insieme al premio del pubblico e del premio per la migliore Polonaise), il Premio Internazionale Terrence Judd a Londra, e la medaglia di bronzo al Concorso Čajkovskij di Mosca (insieme al premio per la migliore esecuzione di un brano russo), che si aggiungono alle affermazioni al Concorso Internazionale Van Cliburn (1989) e al Concorso Internazionale Gina Bachauer (1988).
Nato in California, Kenner ha mostrato interesse per il pianoforte dalla più tenera età e ha studiato con il pianista polacco Krzysztof Brzuza, per poi proseguire in Polonia con Ludwik Stefanski e successivamente con il leggendario pianista Leon Fleisher a Baltimora e con Karl-Heinz Kämmerling ad Hannover. Le registrazioni di Kevin Kenner, distribuite a livello internazionale, comprendono incisioni di Chopin, Ravel, Schumann, Beethoven e Piazzolla. La rivista francese Diapason ha premiato con 5 stelle la sua recente incisione di Chopin su un pianoforte Pleyel del 1848 realizzata per l’Istituto Nazionale Chopin in Polonia.

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