……… In una zona dove c’è un circolo di sedie attorno ad uno spazio vuoto, succede qualcosa di magico. Senza nemmeno una parola di istruzione, gli attori di Stalker Teatro di Torino riescono a coinvolgere il pubblico in giochi di sguardi, giochi per terra, ed alla fine qualcosa di grande e bello ma intangibile si realizza. E’ qualcosa di intangibile, ma vedendo gli sguardi pieni di sorpresa e gioia di tutti mentre viaggiano in questi mondi inventati insieme, si capisce che è qualcosa di grande valore, molto più grande delle cose costruite con pietra e cemento. Con il supporto della musica entusiasta del compositore-musicista Giles Lamb, il regista Gabriele Boccacini è riuscito a raggiungere ciò che tanti architetti spesso rendono quasi impossibile: lasciare spazio per la liberazione dei cuori e delle immaginazioni. In un mondo ideale sarebbe sempre così….
(fonte “The Herald” di Glasgow)
Questa breve recensione da la dimensione di quanto a Torino esistano realtà perlopiù sconosciute che cercano di creare nuove forme di arte e di comunicazione
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