Martedì 11 novembre l’Orchestra Filarmonica di Torino inserisce nel proprio cartellone l’esecuzione della Nona Sinfonia di Beethoven nella trascrizione per 2 pianoforti di Liszt. Il concerto sarà preceduto da una conversazione del direttore artistico Nicola Campogrande.
L’ambizioso progetto è affidato al duo pianistico formato da Bruno Canino e Antonio Ballista, una delle più prestigiose formazioni cameristiche italiane che ha festeggiato nel 2014 i 60 anni di sodalizio artistico. Pietro Rattalino ha scritto di loro: «Oltre ai sentieri battuti, Canino e Ballista hanno percorso anche i sentieri dei rovi, rimanendo per cinquant’anni fedeli a uno stile di vita artistica fatto di serietà e di understatement, di impegno su tutto e di curiosità per tutto, di indipendenza della mente e di slancio del cuore».
La trascrizione di Liszt, lungi dall’essere una semplice trasposizione pianistica, riesce nell’impresa di restare estremamente fedele all’originale beethoveniano, restituendone tutta la magia.
Trascritta per due pianoforti, la Nona emerge nella sua chiarissima struttura architettonica, senza però perdere la ricchezza timbrica che caratterizza l’orchestrazione del capolavoro beethoveniano, che viene salvaguardata da Liszt grazie a un’oculata scelta dei registri.
Per Franz Liszt la trascrizione delle sinfonie di Beethoven costituì infatti un atto d’amore verso la musica del maestro di Bonn e, al tempo stesso, un modo per esaminare da vicino il suo processo compositivo. Il suo straordinario approccio offre ancora oggi agli ascoltatori la possibilità di operare un confronto tra le risorse tecniche ed espressive del pianoforte e l’immenso potenziale di un’orchestra sinfonica.
Il concerto e la conversazione introduttiva offriranno dunque la rara opportunità non solo di comprendere l’approccio di Liszt trascrittore, ma di entrare nel laboratorio di Beethoven compositore attraverso vere e proprie rarità. Si scoprirà per esempio che Beethoven – su suggerimento del suo editore – aveva scritto un breve testo da leggere durante l’esecuzione del recitativo orchestrale con cui si apre il quarto movimento della Nona Sinfonia, pensato per facilitare il compito degli ascoltatori durante l’esecuzione. E durante il concerto dell’Oft Antonio Ballista leggerà le frasi del testo mentre Bruno Canino eseguirà il recitativo della Nona.
Canino e Ballista sono stati inoltre i primi in Italia ad eseguire le trascrizioni per 2 pianoforti, tra le quali la versione di Franz Liszt della Nona Sinfonia di Beethoven e “La sagra della primavera” di Stravinskij, pagine che sono rimaste nel repertorio dei loro concerti.
Per Franz Liszt la trascrizione delle sinfonie di Beethoven costituì al tempo stesso un omaggio al genio del Titano di Bonn e un’occasione per esaminare da vicino il suo processo compositivo. Questi straordinari lavori offrirono al grande compositore di origine ungherese anche la possibilità di operare un confronto ai massimi livelli tra le risorse tecniche ed espressive del pianoforte e l’immenso potenziale di un’orchestra sinfonica. Sotto questo aspetto, la grandiosità della concezione dell’interprete e la sua capacità di comprendere l’essenza delle sinfonie beethoveniane costituiscono un elemento di primaria importanza per tutti coloro che si apprestano ad ascoltare queste monumentali trascrizioni di Liszt.