Proseguono lavori per la trasformazione del Museo di Antichità Egizie di Torino.
Dopo la recente nomina del nuovo direttore, Christian Greco, e l’introduzione della prima sperimentazione al mondo dei GoogleGlass4Lis, il Museo Egizio ritorna con un’altra novità.
Oggi, 17 aprile 2014, dopo diversi mesi di chiusura, sarà nuovamente accessibile al pubblico il prestigioso statuario, che ospita una vasta collezione di sfingi, sarcofagi, tavole d’offerta con cibi scolpiti e vari elementi architettonici.
All’interno di questa scenografia, un forte senso di misticismo e fascinazione avvolge il visitatore dinanzi alle antiche vestigia del misterioso Egitto.
Tornano a splendere le statue di divinità e faraoni, come Amenofi II, Thutmosi II, Ramesse II, capolavoro assoluto del Nuovo Regno,Sethi II, figura colossale alta più di 5 metri. La sala era stata chiusa il 7 gennaio scorso per consentire l’avanzamento dei lavori previsti dal progetto Nuovo Museo Egizio che sarà inaugurato il 1 aprile 2015.
A fare da cornice a questi importantissimi pezzi è l’allestimento di luci e specchi denominato “Riflessi di pietra“, realizzato nel febbraio 2006 dallo scenografo Dante Ferretti, già vincitore nel 2005 del premio Oscar per la scenografia del film The Aviator di Martin Scorsese.
Le pareti sono state colorate di rosso pompeiano per creare uno sfondo contrastante con il nero delle statue in pietra. Il colore carico e il soffitto, scuro e ribassato, esaltano le figure e rendono la loro presenza immediatamente percepibile. Ogni scultura viene isolata dalle altre tramite il colore e la luce.
Il gioco di ombre e di luci moltiplicato dagli specchi, l’illuminazione puntuale sulle statue, le immagini in lento movimento sulle pareti e la colonna sonora accompagnano il visitatore in un percorso fuori dal tempo e altamente suggestivo attraverso questa “nobile assemblea di divinità e sovrani”, espressione alta dell’arte Egizia.
GoogleGlass4Lis
L’applicazione per Google Glass, è una piattaforma tecnologica che traduce automaticamente e in tempo reale i contenuti in LIS (Lingua Italiana dei Segni).
Per i visitatori non udenti è sufficiente indossare gli occhiali e sulla lente-display, un avatar in carne ed ossa traduce simultaneamente in LIS le descrizioni dei reperti archeologici.
La prima sperimentazione inizia dallo statuario del Museo e dal suo monumento simbolo, la statua di Ramses II. Video su GoogleGlass4Lis.
“Riflessi di pietra” particolari tecnici
L’illuminazione è stata creata usando 250 proiettori Le Perroquet nella versione spot, frutto della collaborazione tra lo studio Piano Design e la Guzzini. Questo vero e proprio “strumento ottico” dispone di funzioni, dispositivi e accessori illuminotecnici in grado di produrre effetti luminosi particolari.
Basato su tecnologia Led, l’apparecchio è caratterizzato da un set di tre diaframmi intercambiabili, inseriti nell’apposito supporto, per la selezione di coni di luce di differente ampiezza. Inoltre sono stati dotati di uno speciale diaframma regolabile (sagomatore) che ha consentito la creazione di diverse forme geometriche.
Questo tipo di proiettore è caratterizzato, inoltre, da una rotazione di 330°sull’asse orizzontale e di 190° sull’asse verticale e da ottiche LED con lenti in materiale plastico a fascio stretto o fascio medio.
Museo Egizio – www.museoegizio.it
V. Accademia delle Scienze, 6
10123 Torino
tel. 011 561 7776 – fax 011 562 3157