Non vi è epoca e paese che non abbia scelto dei momenti dell’anno per tentare una divinazione, un pronostico o un vaticinio da cui desumere indicazioni per conoscere il futuro. Talvolta cercando la risposta nelle costellazioni, nelle simbologie oracolari, giocando a sovrapporre astronomia e astrologia fino alla voce metafisica di oroscopi e tarocchi.
Sulle stesse basi di partenza ma con un approccio diametralmente opposto nasce il New Year’s Forum, che come esprime bene il nome scelto, si concentra su previsioni e impegni. Due giorni di convegno nell’Auditorium del Museo Maxxi di Roma.
L’obiettivo dichiarato è la ricerca con chiavi di lettura adeguate per guardare alle grandi trasformazioni attraverso, un modo nuovo di dialogare e confrontarsi, riconoscendo e gestendo i conflitti perché diventino energia per la ricerca di soluzioni comuni.

NYF mette al centro alcuni elementi fondamentali: dati e fact checking. Due doveri: chiarezza sulle posizioni in campo, costruzione di convergenze sull’agenda del bene comune. Una rete aperta e permanente a caccia di soluzioni per i problemi e le speranze delle persone. Ogni partecipante dal proprio punto di vista e nel proprio ambito si impegna a condividere la propria previsione sul nuovo anno.
Il NYF sottolinea come tutti noi “Viviamo una epoca sfidante che anno dopo anno moltiplica i conflitti e le divisioni, contrappone conoscenze specialistiche tecnocratiche a risposte banali. Abbiamo pensato che, di per sé, l’accesso pressoché infinito alle informazioni, scambi, chiavi di lettura, avrebbero creato un mondo migliore. Nell’illusione che la democrazia fosse una conquista affascinante, irreversibile e contagiosa”.
I molti relatori invitati, 110, sono uno crogiolo delle menti più preparate e competenti e tra questi non si può non citare i tre torinesi chiamati a partecipare. L’ex ministro dell’Economia e delle Finanze Domenico Siniscalco, Emanuela Girardi fondatrice e presidente di Pop AI (Popular Artificial Intelligence) un’Associazione no-profit la cui mission è di spiegare l’intelligenza artificiale. Il terzo, Maurizio Ferraris è l’unico filosofo incluso nel panel costruito tra esperti di economia, fisica, medicina, politica, ingegneristica declinata nel vasto ventaglio delle scienze.

Abbiamo contattato Marco Bentivogli, Direttore e coordinatore del New Year’s Forum a cui ha dato vita insieme a Valeria Manieri, esperto di lavoro, innovazione, Ai e industria, è il Coordinatore Nazionale di Base Italia, per sapere come è nata l’idea di questo forum.
“L’idea del New York Forum nasce da molte chiacchierate fatte con Valeria Manieri, in cui abbiamo parlato più volte di tutte le cose che si fanno in questo momento in Italia e di quelle che forse è un pò mancano.
Accogliere le diverse posizioni con l’obbligo di argomentarle sempre e di renderle chiare. Ecco, molto spesso il confronto non è chiaro, troppo spesso è costruito attorno a un consuntivo di cose che si sono fatte e di meriti e demeriti in una discussione che spesso è polarizzata da una parte e dall’altra senza corredo di numeri di verifica.
Il NYF vuole essere un po un ponte tra la fine di un anno e l’inizio di ogni nuovo anno, incentrato sulla necessità di costruire le proprie previsioni su quello che accadrà; non sulle mappe stellari, appunto sugli oroscopi, ma sui numeri, dati che bisogna sempre più spesso condividere, che devono essere una base di comune per tutti, a prescindere dai propri posizionamenti e in virtù degli impegni.
Quello che manca è fare agenda, cioè dire concretamente a prescindersi se si è in una collocazione politica o in un’altra, che sia in maggioranza o in opposizione, in un’impresa, in un sindacato, in un’associazione o come semplice città, quali saranno gli impegni che ciascuno di noi si vuole prendere in qualche modo per affrontare le sfide, i problemi e le opportunità che ogni nuovo anno rappresenta.
L’organizzazione del New York Forum è dato pezzi di società civile e Base Italia che hanno scopi obiettivi non diversi, entrambi lavorano sulla partecipazione delle delle persone per affrontare le sfide che abbiamo di fronte, in partnership con le Istituzioni europee e nazionali, con l’ausilio di numerose aziende e università. Cerchiamo di mettere insieme le energie migliori per affrontare il presente e per restituire una visione positiva del futuro”.

