Giuliano Sangiorgi: la musica è visione
“Torino fu galeotta: è qui che mi sono innamorato della mia attuale compagna, sceneggiatrice di cinema. Torino è diventata per me un po’ la città dell’amore.” Così parlò Giuliano Sangiorgi, dei Negramaro, in un’incursione inaspettata, con Danilo Tasco (batterista del gruppo), nella nostra città.“Tra i luoghi che porto nel cuore c’è l’Imbarchino, locale suggerito dall’amico Samuel dei Subsonica. Un posto tranquillo, easy, perfetto per rilassarsi con una birra dopo la fatica delle prove.”
Torino è questo per Giuliano, e molto altro ancora. È finita nelle loro canzoni, come succede con i luoghi che si sono conosciuti e che hanno lasciato il segno: anima di contrasti, dalla forte identità operaia, concreta, ruvida. Ma che sa dare anche leggerezza, come quei momenti di calma sul fiume.

Il cinema entra nella pelle dei Negramaro nel 2005, con il film La febbre (2005) del compianto regista Alessandro D’Alatri. La colonna sonora presentata a Sanremo vende 80.000 copie già nel primo weekend. Un risultato straordinario, ratificato dal Nastro d’Argento per le musiche. Suoni potenti, registrazione quasi “sporca”, con i microfoni posizionati sul set, e la carriera dei Negramaro spicca il volo.
Approdano successivamente a Torino, dove prende forma il video Sing-hiozzo, colonna sonora del film Vallanzasca – Gli angeli del male (2011), diretto da Michele Placido e interpretato da Kim Rossi Stuart. Dal sapore quasi profetico, girato nel 2010 in una Torino deserta, illividita: con quell’astronauta che vaga tra le strade vuote sembra anticipare la città lunare, disabitata, che affronterà sgomenta il lockdown e vale alla band il secondo Nastro d’Argento.
“Poi arrivò Giovanni Veronesi a convincerci a fare la cover di Meraviglioso. All’inizio ero scettico: quella era la musica di mio nonno, pensavo fosse impossibile toccarla.”
E invece, lavorando alla colonna sonora di Italians (con Carlo Verdone, Sergio Castellitto, Riccardo Scamarcio, Ksenia Rappoport) Sangiorgi reinterpreta il brano di Modugno e scopre che avrebbe potuto scriverla lui, quella canzone. È il paradosso: le nuove generazioni hanno bisogno di tempo per scoprire i veri grandi. Iniziano col distruggere tutto, ma poi il meglio viene recuperato, e da lì nasce il rispetto.
“Rispetto. È quello che ho provato pensando ai pomeriggi al mare con mio nonno. Grazie a Veronesi per avermi fatto ricredere. ”Da solista Sangiorgi ha composto la colonna sonora originale di Non è un paese per giovani (2017), ancora per Veronesi (con Filippo Scicchitano, Sara Serraiocco, Sergio Rubini, Nino Frassica): il brano Lo sai da qui si è aggiudicato il Ciak d’Oro per la migliore canzone originale.
Tra il racconto di sé e le risposte alle domande di Enzo Ghigo, Presidente del Museo Nazionale del Cinema, e dei giornalisti in una delle salette dell’Aula del Tempio, i due Negramaro hanno dato vita a una simpatica masterclass informale, che si è conclusa con il fuori programma di Giuliano alla chitarra, a eseguire alcuni brani dal vivo, sulla terrazza della Mole, set naturale sorprendente e scenografico. La musica è visione, si diceva, e festa, inattesa, per i pochi, fortunati presenti. La band salentina ha in serbo una sorpresa anche per il pubblico torinese, in occasione del concerto previsto per il 10 ottobre 2025 sul palco dell’Inalpi Arena. Stay tuned.
Anna Scotton