FIAT 500 ED ESSELUNGA, un CONNUBIO POSSIBILE
Pensare che un’icona indiscussa come la mitica Fiat 500 possa essere abbinata in qualche maniera ad una catena della grande distribuzione come l’Esselunga, sembra un azzardo che poco ha di razionale. Eppure, per questa nuova apertura a Torino, in una sede storica e importante per la città sabauda è tutto, a dir poco, azzeccato. Ma andiamo per ordine. Lo spazio, a differenza di molti “non luoghi” costruiti appositamente per ospitare corsie ricche di beni superflui, è uno spazio carico di ricordi per Torino: ovvero lo storico concessionario Fiat di Corso Bramante.
Attraverso queste mura sono passate migliaia e migliaia di automobili, durante il boom economico tappeti, venditori in doppiopetto e meccanici in tuta bianca erano una cornice perfetta per il nuovo oggetto del desiderio che era l’automobile. Chiusa dagli anni 2000 questa sede era ormai in degrado e con grande lungimiranza, l’Esselunga ha intravisto in queste storiche mura un’ottima occasione per regalarle una seconda vita.
A differenza di ciò che si potrebbe pensare, il business non è sempre e solo business, infatti il colosso milanese ha voluto rendere omaggio a questo luogo, con l’acquisto di una storica Fiat 500 e l’allestimento di una mostra temporanea di fotografie e oggetti pazientemente raccolti e catalogati. Insomma, anche un supermercato, se si vuole, può essere occasione per regalare cultura, se si vuole.
La scelta della Fiat 500 come simbolo ha una duplice motivazione: la prima è che è nata nel 1957, esattamente come Esselunga (all’epoca Supermarkets Italiani s.p.a) e la seconda è che questa piccola vettura è un’icona indiscussa nel mondo delle quattro ruote.
Ben lo ha capito lo studio Armando Testa che ha curato l’immagine per il lancio di questo punto vendita, sfruttandone appieno il grande richiamo. L’esemplare esposto è una splendida Fiat 500 N del 1959, perfettamente restaurato e conforme all’originale, con targhe originali Torino, venduto all’epoca proprio in questa storica concessionaria di Corso Bramante. La vettura, nelle intenzioni di Esselunga, rimarrò in questo punto vendita, proprio a fare da mascotte e come omaggio alla città di Torino. Ma di grande interesse è stata anche la piccola mostra temporanea, che espone alcuni oggetti originali degli anni ’60 e molte fotografie del concessionario all’apice della sua vita.
Insomma, forse, per la prima volta, abbiamo assistito non alla solita e sterile inaugurazione di un supermercato con la sua irrefrenabile voglia di consumismo, ma ad un’occasione in cui la cultura è riuscita a fare breccia, ricordandoci quanto la storia e i luoghi, in fondo, si ripetano e si “riciclino” molto più di quello che crediamo.
Matteo Comoglio