Scrive James Hillman ne La forza del carattere: “Invecchiando io rivelo il mio carattere, non la mia morte”, dove per carattere devo pensare a ciò che ha plasmato la mia faccia, che si chiama “faccia” perché la “faccio” proprio io, con le abitudini contratte nella vita, le amicizie che ho frequentato, la peculiarità che mi sono dato, le ambizioni che ho inseguito, gli amori che ho incontrato e che ho sognato, i figli che ho generato.
E particolare forza di un carattere che si fa colore è ravvisabile nei dipinti, olio su lino, di Maria Grazia Solano che dal 17 giugno saranno ospitati negli spazi della galleria di Raffaella De Chirico a Torino.
“Fatte ad arte” titolo dalla sottile eleganza, sono i ritratti di sette donne, sette come i mari o i peccati,  ricorse alla chirurgia estetica. Maria Grazia Solano definisce in calda, pastosa figurazione un progetto che si è evoluto nel corso delle sedute e delle conversazioni con le sue modelle: ha registrato il senso del cambiamento che le si manifestava, ascoltando e dipingendo, realizzando cosa esso significasse per sé.
E’, talvolta,  l’insoddisfazione al raggiungimento di un ideale di bellezza che la pittrice torinese registra attraverso i colloqui, che diventano anch’essi delle pièces contemporanee, attraverso l’uso di una sedia/confessionale. Le modelle sono tutte ritratte, nello stesso luogo, sulla stessa sedia, che diviene il luogo, la scena, dove si sono raccontate, confidate: hanno parlato di sé, dei loro sogni, che Maria Grazia ha registrato attraverso il codice muto della pittura.
Solano è scevra dal giudizio nei confronti di chi ritrae: a lei interessa conoscere l’impulso attraverso il quale esse intervengono sulla propria pelle, per il Trionfo del Tempo e del Disinganno, come ci direbbe Händel, una delle colonne sonore che l’hanno accompagnata nella creazione del progetto.

 
Maria Grazia Solano (Torino, 1969) si diploma al Primo Liceo Artistico di Torino nel 1989 per poi frequentare la scuola di teatro del Piccolo Teatro di Milano, diretta da Giorgio Strehler, dove si diploma nel 1993.Dopo aver lavorato per anni in produzioni del Piccolo Teatro (fino al 2000), con la regia di Giorgio Strehler, accumula esperienza al Burgteather di Vienna e con Walter Le Moli per il Teatro Stabile di Torino (fino al 2006-2008). Con la compagnia del Teatro dell’Argine – presso l’ITC Teatro di Bologna – interpreta gli spettacoli Il Misantropo di Molière ed I Cavalieri Artistofane Cabaret per la regia dell’attore-autore Mario Perrotta. Quest’ultimo fa parte della trilogia sull’individuo sociale per cui, nel 2013, gli viene assegnato il premio UBU, il riconoscimento più importante per il teatro in Italia.
La sua attività artistica ricomincia nel 2005 quando ritrae attori e registi di teatro narrazione per le copertine dei dvd Teatro in-civile per il quotidiano l’Unità.
 
 
 
Galleria d’Arte
Raffaella De Chirico
Via della Rocca, 19
10123 Torino
Ph +39 011.83.53.57 
 
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