Mercoledì 20 gennaio ore 21 all’Auditorium Rai Arturo Toscanini, I Filarmonici di Roma con Uto Ughi direttore e violino suoneranno di Franz Joseph Haydn la Sinfonia in fa minore per orchestra Hob. 1 n. 49 (La Passione) di Tomaso Antonio Vitali la Ciaccona in sol minore per violino e basso continuo di Wolfgang Amadeus Mozart il Concerto n. 5 in la maggiore per violino e orchestra K. 219 e chiuderanno con il virtuoso Niccolò Paganini con il Concerto n. 4 in re minore per violino e orchestra.
Uto Ughi e l’Unione Musicale: un connubio che ha solcato decenni di storia musicale torinese e che si rinnova mercoledì 20 gennaio all’Auditorium Rai Arturo Toscanini alle ore 21. Sono poche le stagioni che non hanno visto la presenza di Uto Ughi a Torino. Un rapporto costante e forse unico, il grande artista che si trova a suo agio in una città tanto dedita alla musica, e dalla città, che ricambia con ammirazione e affetto.
Oltre cinquanta le presenze del maestro Ughi nelle stagioni dell’Unione Musicale e ancor più significativo è dunque il suo concerto con I Filarmonici di Roma nell’anno in cui l’Unione Musicale festeggia settant’anni di attività.
Straordinario talento musicale e personaggio pubblico, protagonista delle vicende musicali, culturali e politiche del nostro paese (e non solo), Ughi nella veste di direttore e violino solista propone al pubblico dell’Unione Musicale un programma che, dall’iniziale e introduttiva Sinfonia “La Passione” di Haydn e passando per la celebre Ciaccona di Vitali approda a due capolavori del repertorio classico per violino e orchestra: il Concerto in la maggiore K. 219 di Mozart e il virtuosistico Quarto concerto in re minore di Paganini.
Uto Ughi non limita i suoi interessi alla sola musica, ma è in prima linea nella vita sociale del paese e il suo impegno è volto soprattutto alla salvaguardia del patrimonio artistico nazionale. In quest’ottica ha fondato il Festival “Omaggio a Venezia”, al fine di segnalare e raccogliere fondi per il restauro dei monumenti storici della città lagunare. Conclusa l’esperienza veneziana, il Festival “Omaggio a Roma” (dal 1999 al 2002) ne raccoglie l’ideale eredità di impegno fattivo, mirando alla diffusione del grande patrimonio musicale internazionale e alla valorizzazione dei giovani talenti formatisi nei Conservatori italiani. Tali ideali sono stati ripresi nel 2003 e attualmente portati avanti dal festival “Uto Ughi per Roma” di cui è ideatore, fondatore e direttore artistico.
Recentemente la Presidenza del Consiglio dei Ministri lo ha nominato Presidente della Commissione incaricata di studiare una campagna di comunicazione a favore della diffusione della musica classica presso il pubblico giovanile.
Il 4 settembre 1997 il Presidente della Repubblica gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce per i suoi meriti artistici. Nell’aprile 2002 gli è stata assegnata la Laurea Honoris Causa in Scienza delle Comunicazioni.