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Come un uccello migratore a luglio ritorna, per una sosta temporanea, Teatro a Corte, e predilige le residenze sabaude del Piemonte.
Qundi dal 5 al 21 luglio per 3 week-end all’insegna dello spettacolo in luoghi spettacolari 21 compagnie internazionali daranno vita alla 14° edizione di Teatro a Corte.
L’occasione giusta per conoscere  alcuni tra i più interessanti spettacoli della nuova scena europea, fra circo, danza, teatro e arti performative.
Ventuno compagnie di dieci paesi in calendario: Danimarca, Finlandia, Francia, Irlanda, Italia, Polonia, Paesi Bassi, Regno Unito, Svizzera, Ungheria. Cinque siti sabaudi baciati dal festival: Aglié, Racconigi, Rivoli, Venaria Reale e, nel comune di Druento, un’immersione nell’eccezionale sito naturalistico della foresta della Mandria, altre sedi di spettacoli a Torino saranno inoltre il Teatro Astra, Piazza Castello, e le Officine Grandi Riparazioni.
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L’invitato d’onore è il teatro dei Paesi Bassi: la vetrina tradizionalmente dedicata a una nazione europea rivolge lo sguardo verso cinque artisti olandesi; forme diverse e meticce, danza, performing art, video, teatro d’improvvisazione. Torino celebra anche così, insieme all’Ambasciata e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi, al Dutch Performing Arts e con la Treaty of Utrecht Foundation, il trecentesimo anniversario del Trattato di Utrecht, che ha riportato la pace in Europa dopo la guerra di successione spagnola e rafforzato il ruolo del Piemonte innalzandolo al rango di Regno di Sardegna, futuro motore del processo di unificazione italiana.

L’Olanda è il paese cui è dedicata la vetrina internazionale di questa edizione che, in occasione dei 300 anni dalla firma del trattato di Utrecht e dei festeggiamenti che legano la città olandese a Torino, presenta il lavoro di un gruppo di artisti d’eccezione, impegnati in una serie di progetti site specific che condurranno il pubblico all’incontro con piccole e grandi emozioni in un bosco, per le stanze di un castello, su di un autobus, in un container o in un tunnel sintetico che dialoga con il paesaggio. Dries Verhoeven in The Big Movement trasformerà il traffico di piazza Castello e il brulicare dei passanti in una coreografia che racconta l’Occidente visto con gli occhi di una ragazzina asiatica, da osservare in diretta, ma come se si fosse al cinema; Boukje Schweigman  in Bolla conduce il pubblico in un morbido spazio ancestrale, fatto di materiali sintetici, per poi portarlo dantescamente a “riveder le stelle” del paesaggio che si perde nell’infinito di Venaria Reale; Nick Steur in Freeze! Answers are blowing in the wind giocherà con lo stupore infantile che abita in ciascuno di noi, scovandolo con la naturalezza e la semplicità di un’insolita passeggiata in un bosco o nelle stanze di un castello  Alexandra Broeder realizzerà WasteLand all’interno del Parco La Mandria, un percorso speciale e del tutto misterioso in cui la sorpresa e l’inatteso sono il vero motore delle azioni; gli italiani C.ie Zerogrammi, dopo la realizzazione di una fortunatissima coproduzione premiata con il prestigioso Golden Mask in seno alla vetrina russa del Festival nel 2011, collaborano ora con il festival Oerol, nell’isola olandese di Tershelling, per la realizzazione di Wolkenheimat | Trattato della lontananza , un evento speciale che unirà i due festival. La danza olandese è rappresentata al festival da Keren Levi con la prima nazionale di The Dry Piece, uno spettacolo sul valore del corpo nella società contemporanea fra azioni dal vivo e immagini in video.
L’edizione 2013 offre uno spaccato prezioso delle nuove declinazioni di un genere in continua trasformazione: il circo contemporaneo, spaziando dalla Francia alla Finlandia fino alla Spagna.
Non rinuncia però alla magia due maghi di professione, il finlandese Kalle Nio e il francese Yann Frisch, esponenti di rilievo della “Nouvelle Magie”.
Molto attesi gli inglesi dello spettacolo intitolato 1927, definiti dall’Observer “uno dei fenomeni più brillanti del nuovo teatro inglese” e dal Times “un astro in ascesa”, che arrivano per la prima volta in Italia con The Animals and the Children took to the Streets salutato dalla stampa britannica come “uno spettacolo dalla bellezza travolgente”. Reduce da una tournée in America, Cina Russia, la giovane compagnia propone un folgorante mix di cinema d’animazione, teatro di figura e musical.
Espressione concreta del desiderio di Teatro a Corte di coniugare la scena contemporanea con il patrimonio storico delle dimore sabaude, le creazioni in situ rappresentano un momento fondante del festival e affidano ad artisti internazionali il compito di dialogare con le architetture e gli spazi delle dimore sabaude per offrire al pubblico un modo inedito, diverso, di contemplare le forme dell’arte. Quella immobile, concreta, solida ed imponente dell’architettura e quella evanescente, leggerissima, e non afferrabile della performance teatrale.

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