Firmata la Convenzione con la Tenuta di Chambord, residenza dei presidenti francesi. In arrivo arredi e opere dalla Fondazione dei Musei Civici Torinesi. Oltre seimila persone alla “Corsa da Re”.
Un compleanno confezionato in grande stile, quello allestito sabato 17 e domenica 18 per celebrare gli otto anni di apertura ufficiale della Reggia Sabauda venariese, con un occhio già proiettato ad un decennale che si preannuncia ancor di più in pompa magna, nelle intenzioni di Paola Zini e Mario Turetta, rispettivamente Presidente e Direttore del consorzio che gestisce quella che ormai può essere a buon diritto definita la Reggia dei record.
In effetti, gli 80mila metri quadri di edificio monumentale con 60 ettari di giardini, gli oltre sei milioni di visitatori dall’apertura, che ne fanno uno dei siti più visitati d’Italia e conosciuti all’estero con una media di 755mila ingressi annuali, le 33 mostre organizzate negli spazi espositivi, ultima in ordine di tempo quella su Raffaello, capace di raccogliere oltre 3000 visitatori nel solo primo weekend di programmazione, i 3150 spettacoli ed eventi e gli oltre 28mila itinerari didattici.
Un monumento-traino quindi, dai numeri importanti, sia in termini di investimenti, da ultimo i 18 milioni di fondi europei destinati alla nuova illuminazione a led del complesso e ai giardini, sia in tema di produzione culturale, tali da far meritare al monumento, a corredo  dell’ormai tradizionale taglio della torta presso la Corte d’Onore, alla presenza di pubblico e autorità con sullo sfondo lo spettacolo del Teatro d’Acqua del Cervo, una festa degna di nota, con un cerimoniale arricchito dalle esibizioni degli “Equipaggi di Caccia”, a ricordo dell’antica vocazione della residenza, e soprattutto con una serie di “regali” importanti.
Primo fra tutti il gemellaggio firmato nella cornice della Cappella di Sant’Uberto, a breve distanza di tempo dal Protocollo che ha visto protagonista il Palazzo Reale di Varsavia, con il Domaine National de Chambord, residenza francese facente parte del sistema della Loira posta, caso unico insieme al complesso degli Invalides a Parigi e agli Istituti della Legione d’Onore, sotto l’alta vigilanza del Presidente della Repubblica Francese.

Tour Lanterne

La tenuta è stata aperta alla fruizione da parte dei cugini d’oltralpe e dei turisti da qualche anno, su iniziativa dell’ex inquilino dell’Eliseo Nicolas Sarkozy. Entrambi i monumenti in effetti sono classificati dall’UNESCO come siti “patrimonio dell’umanità”, ma ad accomunarli sono una serie di altre importanti caratteristiche. «I due beni -spiega il direttore Turetta- hanno in comune innanzitutto la Storia, che da sempre vede  l’Italia ed in particolare il Piemonte protagonista di un legame privilegiato con la Francia, nonché la Storia dell’Arte, considerate le reciproche influenze esercitate dai grandi artisti dei due Paesi, soprattutto durante il Rinascimento e il Classicismo».
Inoltre, entrambe le residenze, simili per dimensioni ed iscritte all’ARRE, Associazione europea che raggruppa le residenze reali del vecchio continente, nascono come luoghi di rappresentazione del potere e tenute di caccia circondate da un ampio parco. E soprattutto si pongono obiettivi del tutto similari. «La Venaria e Chambord -precisa la presidente Zini- hanno una missione comune, cioè preservare e valorizzare un patrimonio straordinario attraverso la conservazione ma anche l’educazione, lo sviluppo del turismo e il sostegno alla ricerca scientifica, con l’obiettivo di accogliere un pubblico il più vasto possibile, che possa godere del patrimonio architettonico ed ambientale, ma anche dei suoi contenuti diversificati e diversificabili nel tempo, in modo da fruire delle due residenze in modo sempre nuovo e rinnovato».
La Convenzione, della durata di tre anni, prevede in particolare la collaborazione tra i due enti di gestione per l’organizzazione congiunta di eventi artistici e culturali, la compartecipazione a progetti europei, scambi scientifici, iniziative di promozione reciproca, scambio di buone pratiche, comunicazione integrata. Su quest’ultimo fronte peraltro, la Reggia si è anche regalata un nuovo sito di shopping on line, attivo già dal 7 ottobre e accessibile dal sito www.lavenaria.it, ma anche direttamente all’indirizzo www.shoplavenaria.it, tramite il quale è possibile acquistare, oltre ai biglietti di ingresso alla Reggia e alle mostre senza costi aggiuntivi, tutti i prodotti in vendita presso il bookshop: dai cataloghi delle mostre alle pubblicazioni ufficiali, al merchandising fatto di profumi, ceramiche e sete realizzati sulla base di precise nozioni storiche acquisite attraverso approfonditi studi.
Ma i doni per l’ottavo compleanno non finiscono qui. In occasione dell’anniversario è stato parzialmente ma significativamente riprogettato il percorso di visita permanente denominato “Teatro di Storia e Magnificenza”. «Grazie agli accordi con la direzione di Palazzo Madama – annuncia Turetta – sono state aggiunte molte opere, dai vasi, ai busti, alle sedie, ed altro mobilio coerente con l’arredo delle sale del piano nobile».  Tutte le unità sono letteralmente emerse dai depositi del Museo Civico per tornare a nuova vita grazie all’opera di manutenzione del Centro di Conservazione e Restauro della Venaria, che è il terzo centro istituito in Italia dopo Roma e Firenze. Ad esse si aggiunge il dono della grande carta murale Regijs Sabaudi Generis Descriptio, con incisioni settecentesche tratte dall’opera di Ferrero di Lavriano, da parte dell’Avta-Amici della Reggia, associazione di volontariato costituita in gran parte da cittadini venariesi, che per prima  negli anni novanta del secolo scorso si è presa cura del monumento, sottoponendone lo splendore perduto all’attenzione delle istituzioni. La carta sarà protagonista del nuovo allestimento della Sala dei Savoia, la ex Grande Galleria, realizzato grazie alla sponsorizzazione della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino. Con l’anno nuovo dovrebbero peraltro perfezionarsi l’ingresso del capoluogo nel Consorzio e anche l’assegnazione di un ruolo più pregnante alla città di Venaria Reale. E dopo aver scartato i suoi regali e offerto la sua torta di compleanno, la Reggia ha spedito tutti a smaltire l’abbuffata alla quarta edizione della Corsa da Re, che da quest’anno è diventata anche esempio di inclusione sociale, con la partecipazione di varie categorie di soggetti diversamente abili.

La gara podistica si è snodata secondo tre percorsi all’interno dei Giardini, del Borgo antico della città e del Parco La Mandria, con possibilità di successiva visita degli Appartamenti Reali del Borgo Castello che, grazie al “traino” della Reggia, insieme alla quale costituiscono un “unicum” del tutto peculiare interno al Parco, beneficiano di un finanziamento europeo da 500mila euro per il restauro e riallestimento che verranno completati entro la prossima primavera. Il sito, già da ora, è più facilmente raggiungibile grazie al nuovo percorso del bus turistico dedicato alla Reggia.
Barbara Virga

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