L’ictus seconda causa di morte in Piemonte

cervello ictus

Giornata mondiale dell’ICTUS nelle donne – visite gratuite alle Molinette di Torino

Mercoledì 29 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ictus, presso i locali della Clinica Neurologica dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (via Cherasco 15 – piano terra), verrà effettuato uno screening preventivo gratuito con misurazione di pressione, glicemia e colesterolemia ed effettuazione di MoCA test per il rilievo di sottili deficit cognitivi. L’evento è organizzato dalla S.I.S.S. (presieduta dal dottor Dario Giobbe), dal Dipartimento di Neuroscienze e Salute Mentale della Città della Salute e della Scienza di Torino (diretto dal professor Lorenzo Pinessi), in collaborazione con ALICe Piemonte (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale) ed ALICe Torino.
La Giornata sarà dedicata alle donne, perchè l’ictus nel sesso femminile uccide il doppio del tumore mammario e si calcola che 1 donna su 5 avrà un ictus nell’arco della sua vita. Nelle donne il rischio di essere colpite da ictus è più alto che negli uomini. Il 61% delle morti legate a questa patologia si riferisce alle donne. Anche i fattori di rischio sono più frequenti nelle donne o sono specifici del sesso femminile. Ipertensione, diabete, fibrillazione atriale, emicrania con aura visiva, depressione, sono più frequenti nelle donne. Inoltre, gravidanza, preeclampsia, impiego di contraccettivi, terapia ormonale sostitutiva postmenopausale, diabete gestazionale sono fattori di rischio cerebrovascolare specifici per il sesso femminile. Il danno prodotto da una sigaretta in una donna equivale a quello prodotto da cinque sigarette nell’uomo ed il diabete aumenta il rischio di malattie vascolari da 3 a 5 volte nella donna. Alcuni sottotipi di ictus come l’emorragia subaracnoidea e la trombosi venosa cerebrale sono molto più comuni nelle donne. Infine in caso di malattie gravi in famiglia il peso dell’assistenza ricade prevalentemente sulle donne, con ripercussioni sulla loro salute mentale ed incremento di depressione, che aumenta il rischio di ictus.
Nel mondo l’ictus cerebrale (ischemico ed emorragico) è responsabile di 5,7 milioni di morti all’anno ed è al secondo posto come causa di morte dopo l’infarto cardiaco. E’ anche la causa più importante di invalidità e può colpire chiunque indipendentemente da età, sesso, razza e nazione. In Italia è la prima causa di morte tra le patologie vascolari acute. Gli ictus subclinici (silenti) sono 5 volte più frequenti di quelli sintomatici e possono influire sul pensiero, l’umore e la personalità delle persone colpite. Siamo quindi di fronte ad una importantissima patologia sociale con enormi ripercussioni in termini di salute psico – fisica sia del paziente stesso che della sua famiglia. Età, diete non salutari, fumo, inattività fisica causano una crescente epidemia di ipertensione, ipercolesterolemia, obesità, diabete, ictus, infarto cardiaco, demenza vascolare. Molto si può fare per prevenire e trattare l’ictus e per riabilitare coloro che ne soffrono le gravi conseguenze. La prevenzione è la base per combattere questa patologia.
Il trattamento dell’ictus organizzato in Stroke Unit migliora i risultati in termini di mortalità e disabilità. Diventa quindi indispensabile, come presso l’ospedale Molinette di Torino, la creazione di questi team multidisciplinari esperti, che traducano l’evidenza in pratica clinica.
Per informazioni: tel.: 335 / 12.22.559

DATI EPIDEMIOLOGICI PIEMONTESI
L’ictus in Piemonte è la seconda causa di morte. I tassi di incidenza piemontese sono più alti rispetto alla media nazionale.
L’incidenza grezza è di 348 casi per 100.000 abitanti all’anno (15.630 ricoveri per ictus secondo le schede di dimissione ospedaliere del 2004) e la mortalità grezza di 147 casi per 100.000 abitanti all’anno (6.321 decessi secondo i dati ISTAT 2002).
Tassi di incidenza e di mortalità più alti rispetto alla media nazionale possono essere spiegati sia dall’elevata età media dei piemontesi, sia dalla scarsa disponibilità dei piemontesi ad effettuare prevenzione.
Risulta, infatti, da screening precedenti, analoghi a quello che verrà effettuato il 29 ottobre, che il 50% dei soggetti non sa di essere portatore di fattori di rischio importanti per l’ictus, quali l’ipertensione e l’ipercolesterolemia. Inoltre, tra coloro che ne sono consapevoli solo un 25-30% raggiunge un buon controllo del fattore di rischio stesso.

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