Galleria d’Arte Moderna di Torino

Una biblioteca, il granaio della memoria, non dovrebbe aver bisogno di un comitato di difesa. Per esempio è accaduto che in Francia un Presidente, Mitterand, volesse lasciare come ricordo del suo passaggio terreno una delle più imponenti biblioteche del mondo, la Bibliothèque nationale de France  che svetta con le sue quattro torri angolari alte 79 metri, corrispondenti simbolicamente a quattro libri aperti.

Galleria d'Arte Moderna di Torino

Bibliothèque nationale de France

Poi c’è Torino e la piccola e valorosa Biblioteca dedicata all’arte dei Musei Civici di Torino – Fondazione Torino Musei. E qui oltre la biblioteca si fa piccola piccola anche la sua storia. La svolazzante e ardita idea di chiuderla, poi di trasferirla per finire nel classico cul de sac del vedremo, chissà, facciamo passare la buriana e magari con l’estate che tutti distrae e distoglie la rendiamo momentaneamente indisponibile. Della memoria dell’arte che cosa potremmo mai ottenere ? Di tutta quella carta, i cataloghi, le riviste, le foto, viene sonno solo a pensarci. Toglie il sonno invece pensare a reperire le risorse per farla la lavorare al meglio.
Così il 31 maggio 2018 è nata l’Associazione “Amici della Biblioteca d’Arte dei Musei Civici di Torino – Fondazione Torino Musei”. Un’associazione, che ha come scopo primario difendere, incrementare e valorizzare il patrimonio della Biblioteca. L’associazione si è posta due obiettivi, piuttosto ambiziosi.

Galleria d'Arte Moderna di Torino

GAM

Il primo è rafforzare il carattere specialistico che rende un’eccellenza la Biblioteca, avviando e sostenendo progetti di ricerca e digitalizzazione di alcuni fondi speciali; Il secondo valorizzare il patrimonio attraverso iniziative pubbliche che aprano la Biblioteca ad un pubblico vasto (gruppi di lettura, presentazioni di libri, conferenze), partecipando anche alle molte iniziative organizzate dalla Città.
Va detto che la Biblioteca, unitamente all’Archivio Storico e all’Archivio Fotografico, è il luogo di riferimento per la comunità di tutti gli studenti, i curiosi, e i professionisti legati al mondo dell’arte che vivono a Torino e in tutto il Nord Italia: docenti, insegnanti, ricercatori, curatori, conservatori dei musei, restauratori, artisti, giornalisti, editori, antiquari, galleristi, professionisti della divulgazione legata alle iniziative culturali e turistiche.
Insomma, un universo di devoti ad un desueto culto ormai forse in via d’estinzione.
A sentire le parole della docente di Storia dell’Arte Moderna dell’Università di Torino Gelsomina Spione, interpellata per avere qualche ulteriore ragguaglio non sarebbe così. Anzi, ci dice che la forza della Biblioteca è proprio quella di intercettare mondi diversi e diverse professioni e che i fruitori sono molti di più di quanto si pensi. Tra le iniziative che si vorrebbe realizzare, ci confida la professoressa, c’è la digitalizzazione del ricco fondo Lorenzo Rovere, che fu direttore dei Musei civici dal 1921 al 1930, e l’Album dell’Esposizione Nazionale avvenuta nel 1880. 
Il Consiglio Direttivo dell’Associazione riflette il variegato mondo dell’arte ed è composto da Mattia Azeglio (Studente UniTo), Simone Baiocco (Conservatore Palazzo Madama), Giorgina Bertolino (Storica dell’Arte), Aurora Laurenti (Storica dell’Arte), Simone Mattiello (Antiquario), Riccardo Passoni (Direttore GAM e Dirigente Biblioteca d’Arte), Maria Teresa Roberto (Docente Accademia Albertina), Bruno Signorelli (Presidente Spaba), Gelsomina Spione (Docente UniTo).

Galleria d'Arte Moderna di Torino

Biblioteca

Mercoledì 20 giugno, nella Sala Uno della GAM alle ore 18.00, l’Associazione con il suo Consiglio Direttivo presenterà pubblicamente i suoi progetti e le sue iniziative e avvierà la campagna di tesseramento, mentre il docente Fabio Belloni dell’Università degli Studi di Torino interverrà su L’ultimo quadro di storia. Renato Guttuso e i “Funerali di Togliatti, raccontando l’esperienza di ricerca fondata sui materiali della Biblioteca in occasione del suo contributo al catalogo della mostra Renato Guttuso. L’arte rivoluzionaria nel cinquantenario del ’68, attualmente in corso nelle sale della GAM fino al 24 giugno.
Sperando che parlare di un funerale sia di buon auspicio alla vita della Biblioteca anche solo per paradosso è sicuramente un buon modo per ricollocarla in primo piano. Forse le vicissitudini di questi ultimi tempi, e lo sventato tentativo di chiusura ha riportato corretta attenzione su un bene pubblico importante e insostituibile. 

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