Formazione per la vita e il lavoro e misure alternative al carcere per i minori
 belleza 1 (3)L’Honduras, piccolo stato dell’America centrale, è afflitto dal potere e dalla violenza delle mafie criminali legate al narcotraffico, dette maras o pandillas, e da un tasso di omicidi tra i più alti al mondo. Moltissimi adolescenti e giovani, in assenza di opportunità sociali e lavorative, entrano a far parte dei circuiti criminali, o ne diventano vittime. Molti tra loro vivono in quartieri di forte emarginazione nelle principali città del paese, come la capitale Tegucigalpa o San Pedro Sula.
Alla prima infrazione, i minorenni entrano in carceri che rappresentano vere e proprie “scuole di mafia”, dove ne interiorizzano i codici e le gerarchie.
Per promuovere opportunità alternative e tutelarne la crescita come persone e componenti della comunità, RE.TE., insieme alla Onlus Dokita e all’Istituto Italo-Latinoamericano, ha realizzato in questi mesi in Honduras due azioni complementari.
Da un lato ha elaborato una mappatura nazionale dei programmi di reinserimento sociale dei minori in conflitto con la legge, promuovendo le misure alternative al carcere, identificando 89 organizzazioni e 157 programmi di  integrazione sociale.
Dall’altro, ha fornito a 200 giovani (metà ragazzi e metà ragazze) borse di studio per laboratori di formazione professionale nei quartieri più difficili di Tegucigalpa. Le formazioni sono state focalizzate sulla trasmissione di competenze tecniche e lavorative, per rispondere alla domanda di servizi a livello comunitario promuovendo il lavoro degno, e contribuire ai redditi individuali e familiari in quartieri ad alto tasso di criminalità, dei giovani e adolescenti a rischio sociale che non studiano e non lavorano, e che si trovano con alte possibilità di coinvolgersi in maras y pandillas.
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Al termine degli studi, i giovani hanno avuto l’opportunità di accedere a tirocini lavorativi. Tuttavia, in Honduras la maggior parte delle imprese mantengono una politica di impiego basata su una mappa delle “zone rosse” ad alto rischio, partendo dal presupposto che i giovani che vivono in questi quartieri fanno parte di maras y pandillas e non sono da assumere. Di conseguenza, si è valorizzata maggiormente l’opportunità di avviare piccole imprese nelle comunità.
Un grande supporto è venuto dai comitati dei genitori, dalle associazioni giovanili locali, dalle scuole e dagli spazi comunitari.

RE.TE è un’ong di cooperazione internazionale che opera nei Balcani (Bosnia Erzegovina), Africa (Marocco, Senegal, Mali, Mozambico), America (El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Brasile) ed è impegnata in campagne di informazione e sensibilizzazione in Europa.

Per saperne di più:
RE.TE Ong – Associazione di tecnici per la solidarietà e la cooperazione internazionale
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Per approfondimenti:
Consorzio ONG Piemontesi
www.ongpiemonte.it  – progetto Comunicare in rete per lo sviluppo www.piemontedevreporter.wordpress.com

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