Visita, l’11 giugno 2016,  nel Tour templare di Villastellone, al Castello della Rotta, il castello più infestato d’Italia.

Prosegue  il  progetto Per Nobili Terre, iniziato sabato 11 Giungo promosso dal  Parco del  Po  e  della  Collina  Torinese, dove  dodici Comuni  invitano a scoprire castelli e chiese, vie e piazze, palazzi e ville  in  un affascinante  percorso turistico e culturale dall’ innegabile fascino storico.
Il percorso del progetto è iniziato da Villastellone, comune a pochi chilometri da Moncalieri, che ha offerto un tour di grande fascino e non poca seduzione per gli amanti del mistero. Si tratta infatti del Tour Templare, che fa conoscere i luoghi, i personaggi, le storie e le leggende dei cavalieri del tempio in terra subalpina. Ma non solo. La principale tappa del tour è il famoso Castello della Rotta, il castello ritenuto, dai più, il castello più infestato d’Italia, se non addirittura d’Europa.
castello rotta e fossato
Il castello ha origini antichissime, si parla di circa il ‘400 D.C. e passò attraverso molte mani, Romani, Longobardi, poi fu donato all’Ordine dei Templari nel 1196 dal vescovo Arduino, che lo amministrarono per quasi 300 anni, fino alla drammatica cancellazione del loro ordine.

stemma mistico templare

stemma nobiliare di originare Templare

Il maniero, quando fu costruito, era posto a difesa del ponte sul torrente Banna, su cui passava la strada romana proveniente da Pollenzo.
Sul suo insolito nome sono state proposte le seguenti spiegazioni: rotta(sconfitta militare), rotha (roggia, fossa irrigatoria), rotta(rottura di argini, luogo aperto, la via rupta, ovvero la rotta delle navi).
Nel corso dei secoli fu teatro di sanguinose battaglie, inoltre vi morì, pazzo, il 30 ottobre 1732, l’abdicatario re di Sardegna Vittorio Amedeo II, qui rinchiuso dal figlio Carlo Emanuele III. Si dice che in un grande salone all’interno del castello si trovi un affresco che rappresenti episodi delle crociate e soprattutto simboli di chiaro riferimento satanico. Pare ,inoltre, che  in seguito ai restauri degli anni ottanta, quando la casaforte ha rivelato la sua quattrocentesca struttura, siano emersi dietro ai mattoni resti di scheletri umani ed una spada.
Dopo questi precedenti non stupisce se il castello divenne l’epicentro di una quantità inesauribile di miti, leggende, apparizione romantiche, gotiche e macabre.
castello della rotta versione horror
Scrive William Facchinetti Kerdudo nel suo libroTORINO, misteri e itinerari insoliti tra realtà e leggenda – POLARIS
E’ da ricordare che si racconta di un sacerdote murato vivo nel XV secolo (che si vedrebbe comparire all’interno della cappella), di una giovane nobile che si suicidò gettandosi dall’alto del maniero (il cui spettro si vedrebbe affacciarsi all’attuale balcone del terzo piano) ed infine di un bambino travolto davanti al castello da cavalli lanciati al galoppo. Altre oscure presenze riguardano il fantasma di un cavaliere a cavallo che tiene la propria testa sotto braccio davanti al portone d’ingresso e soprattutto i numerosi spettri che ogni anno, nella notte tra il 12 ed il 13 giugno compaiono nelle campagne limitrofe per unirsi in processione diretti al castello.
Il maniero sembra inoltre sorgere alla confluenza di linee energetiche esoteriche che farebbero accrescere il potere degli spettri.”
 
Indipendentemente da miti e leggende, la visita al Castello della Rotta rimane un passo da non trascurare per la comprensione degli avvenimenti storici della terra Subalpina, storia cui, questi miti, regalano forse un pizzico di fascino in più.

helpful than ever before.