Chissà perché le ricette piemontesi vengono sempre addebitate al pasticcere di casa Savoia, sembrano due laboratori nella zona di Tortona a contendersi l’invenzione, avvenuta nel 1903 ma si sa che le leggende resistono nel tempo. L’idea che il pasticcere di corte si sia innamorato platonicamente di una nobil donna e in suo onore le abbia dedicato il bacio, simbolo di due labbra che si uniscono, è una fiaba che fa sognare.

Ingredienti

– 150 gr di farina 00
– 150 gr di burro
– 150 gr di mandorle o nocciole
– 110 gr di zucchero
– la buccia grattugiata di  un’arancia
– una bustina di vanillina
– un pizzico di sale
– crema al cioccolato spalmabile

Preparazione

Tritate le mandorle o le nocciole, unitele allo zucchero e amalgamare questi due ingredienti in una ciotola. Poi, prendete un altro recipiente, aggiungete il resto degli ingredienti e unite insieme i due composti. Coprire con la pellicola e mettere in frigo per due ore. Suddividete l’impasto in tanti bastoncini, così sarà più semplice formare delle palline di circa 6-8 gr più o meno grandi quanto una nocciola, non spaventatevi se sono troppo piccole, in forno diventeranno il doppio e saranno della grandezza giusta propria del bacio di dama. Prendete una teglia, mettetevi la carta da forno e disponetevi le palline, infornare a 180° per meno di mezz’ora, appena si dorano, sono pronti. Lasciateli raffreddare, poi prendete la crema al cioccolato e la spalmate sulla base del bacio che tocca la teglia e unite l’altro ed il gioco è fatto. Spolverizzate con lo zucchero a velo, se volete.

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