Se son rose …

scrittoreI tempi di attesa, una volta inviato un manoscritto, possono sembrare lunghissimi. Io, in quanto autrice, penso al mio plico e mi chiedo quanto tempo ci vorrà mai a leggere le mie duecento pagine belle ordinate e rilegate. Di certo non sto a pensare alla mole di lavoro che spesso investe chi si occupa di “accogliere” i manoscritti per una casa editrice.
Andrea Malabaila, di Las Vegas edizioni, mi dice che la quantità di romanzi che arrivano alle loro scrivanie sia come invii spontanei che grazie alle agenzie letterarie è enorme. Presso di loro i passaggi sono normalmente tre: un mucchio di manoscritti appena ricevuti, uno più piccolo dei lavori che vanno letti con attenzione e un terzo con i pochi volumetti rilegati che secondo loro meritano la pubblicazione. Per la selezione a volte basta leggere la presentazione dell’autore – capita che alcuni mandino il loro lavoro senza nemmeno informarsi sul tipo di romanzi che la casa editrice pubblica, questi vengono automaticamente scartati – per capire se un manoscritto interessa o meno. Altri romanzi mettono in evidenza le loro carenze già dalle prime pagine, per errori di grammatica o scarsa cura nell’esposizione, per cui la lettura si limita a una sola parte del lavoro inviato. Fortunatamente poi ci sono dei manoscritti che colpiscono,che entusiasmano e che restano come ombre nella mente del lettore. Quelli sono i romanzi che probabilmente verranno pubblicati.
Quando il responso è negativo, è ovvio che l’autore dovrebbe porsi delle domande. Non che il libro sia necessariamente illeggibile o brutto, magari solo non è adatto alla casa editrice scelta o non piace a chi lo ha avuto in lettura. Insomma a volte è anche un po’ questione di fortuna, altre volte invece è utile chiedersi perché il proprio lavoro non piace. Per pubblicare il mio primo romanzo ho impiegato cinque anni, ma sapevo perfettamente quali limiti avesse e che non volendolo modificare per renderlo più commerciale avrei anche corso il rischio di non vederlo mai selezionato per la pubblicazione.
Concordo con Andrea sul fatto che “saper scrivere e maneggiare gli strumenti narrativi non sono abilità innate e universali”, per cui la prima cosa da controllare fino alla nausea è l’uso della lingua. Si può anche avere un’idea fenomenale, ma se non la si riesce ad esporre nel modo corretto rimarrà solo un abbozzo di idea, non c’è nessuno che ce la possa sistemare e di certo non lo farà l’editore. Poi c’è la trama, ci sono i personaggi, le ambientazioni. Deve essere tutto estremamente curato o non funziona.
Quindi se non arriva una risposta dopo i sei mesi, o si è sbagliato editore o bisogna pensare a riguardare il lavoro. Certo, prima di mandarlo andrebbe riguardato più volte e probabilmente non basta lo stesso. Ci sarà sempre qualche modifica da fare.
Nel caso di un’agenzia letteraria oltre a selezionare i possibili romanzi, l’agente svolge una “fase esplorativa” nei confronti dell’autore. Dovendo lavorare insieme, a stretto contatto, è preferibile – secondo Natascia Pane di Contrappunto – una scelta reciproca tra autore e agente, un confronto aperto sia sul testo che sulla capacità o direzione che l’autore intende prendere. In seguito si spiega il metodo che verrà usato per procedere. Ogni romanzo ha un percorso tutto suo, per questo è necessario che ci sia un certo feeling oltre che la fiducia. A volte un aspirante scrittore vuole fare della sua passione un lavoro, altre volte gli basta anche solo riuscire a pubblicare con un editore vero, altre ancora si rende conto di non avere tempo o voglia per svolgere al meglio questo lavoro e opta per un percorso minore, accontentandosi di pubblicare per pura soddisfazione personale. Quale che sia la sua intenzione, l’agente può assumersi l’impegno di seguire tale autore indipendentemente dal tipo di percorso e dal fatto che l’opera sia pubblicabile o meno nell’immediato.
In entrambi i casi il viaggio del manoscritto è ancora lungo, più di quanto si pensi quando ci si mette a lavorare dal proprio pc casalingo.

http://www.lasvegasedizioni.com/
www.agenziacontrappunto.com

Gibt es eine erste Erektionsstörung? Sie sind hier Läs mer. Wird der professionellen Beratung im Vertrauen helfen.