Uomini di Fede,  titolo originale Ainsi soient ils, “Così siano” è una serie trasmessa dal canale Artè lo scorso anno in Francia che ha avuto un notevole successo. A proporre questa fiction in Italia è stata La Effe la TV di Feltrinelli sul canale 50 del digitale terrestre.
Le otto puntate ambientate a Parigi in un seminario, per fortuna si discostano decisamente dalle produzioni nostrane, ormai incagliate in stereotipati, inamovibili e deludenti cliché, hanno un taglio più americano nella velocità, ma sanno essere fedeli alla cinematografia europea per ciò che riguarda i dialoghi e il montaggio; protagonisti della serie sono cinque giovani ragazzi la cui vita è posta sulla soglia di un cambiamento radicale, infatti sono in procinto di varcare il portone di un seminario.
Diventare ministri di Dio non è affatto una scelta semplice, e per fortuna la serie non semplifica. Il plot è costruito sui dubbi, le inquietudini, e le debolezze, sia della carne, sia delle motivazioni profonde che animano i personaggi.
La serie rappresenta un’indubbia novità nel panorama dei palinsesti televisivi, ma il valore culturale di questa opera, molto criticata e in proporzioni uguali apprezzata, come recita nel trailer il marketing della curiosità, è forse nell’impulso che riesce a stimolare.
La ragione e la forza per cui i romanzi ieri, e le nuove forme di narrazione odierne, come quelle che passano attraverso il mezzo televisivo, è porre interrogativi. Sull’operato dei singoli rispetto al proprio destino, sull’utilizzo che si può fare della vita, sul valore delle scelte. Su questo fronte, pur con i doverosi distinguo, i dialoghi, i temi, le circostanze sanno portare in esame contenuti di forte attualità.
Pur rimanendo nell’ambito di una fiction, Uomini di fede, diretta da Rodolphe Tissot, Elizabeth Marre e Olivier Pont riesce in modo avvincente, a  raccontare un possibile, romanzato, dietro le quinte, a tratti mistico, edificante o scandaloso, della Chiesa Cattolica.  
Il quotidiano Avvenire non ha per nulla apprezzato il serial, più comprensivi si sono dimostrati il cattolico francese La Croix ed il settimanale Le Pèlerin, critiche ed elogi fortemente contrapposti spesso fanno la fortuna di un prodotto televisivo o di un libro.
Non per nulla è in lavorazione una seconda stagione che La Effe ha già deciso di acquisire.