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«Voglio denunciare questa aggressione per mettere in luce che il problema dell’omofobia esiste ed è visibile a tutti», dice Stefano Secchi il ragazzo aggredito sul pullman perché omosessuale. È successo a Torino venerdì notte.

Mentre c’è chi vergognosamente insulta ancora gli omosessuali per strada,  esiste chi condanna pubblicamente l’episodio e esprimere la propria vicinanza a Stefano.  Solidarietà immediata sul luogo dell’aggressione, tra glia amici, in politica e nello spettacolo.

«L’omofobia è vera, c’è e si vede», commenta Marco Giusta, presidente dell’Arcigay di Torino, che ringrazia Stefano per «il coraggio nel denunciare pubblicamente e alla polizia l’aggressione subita. Chiediamo alle istituzioni locali – prosegue – di condannare l’episodio e di esprimere la propria vicinanza a Stefano», nonché di «incrementare il lavoro di formazione e comunicazione, a partire dalle scuole, per sconfiggere definitivamente questa piaga sociale».
«Quello che è successo a questo mio amico è a dir poco vergognoso e molto triste!! – dichiara pubblicamente sui social Debora Lo Re – L’omosessualità NON È UNA MALATTIA e nel 2015 che si verifichino ancora aggressioni di questo tipo è preoccupantemente allarmante! non sentirsi sicuri di girare per le strade della propria cittá di notte spostandosi con i mezzi per paura di essere aggrediti da bande di ragazzetti privi di valori che l’unica cosa che sanno fare ormai è picchiare e insultare il prossimo ,ecco, tutto questo è raccapricciante. Se i gay vi irritano sono problemi vostri! Se non condividete l’omosessualità non é un problema che riguarda noi o loro ma bensì solo voi stessi. Detto ciò anche da eterosessuale continuerò a combattere con loro questa battaglia per una questione di rispetto e principio !!! Siamo tutti uguali in questa terra ma lo vogliamo capire? Non ho parole davvero !! Stefano cammina sempre a testa alta!!»

Ha dichiarato il Sindaco Piero Fassino, in margine all’aggressione di sabato mattina. “Esprimo vicinanza e solidarietà allo studente colpito e alla sua famiglia e formulo gli auguri di una pronta guarigione. La comunità torinese non rimanga indifferente, nella certezza che i responsabili saranno al più presto individuati e consegnati alla Giustizia. Fatti di tale portata, lesivi della dignità umana, non possono essere in alcun caso tollerati. Il nostro Paese deve adottare leggi che contrastino ogni forma di omofobia. Il Parlamento e le istituzioni compiano scelte irreversibili di civiltà e libertà”.
Il Movimento 5 Stelle chiede subito “l’approvazione della legge arenata al Senato”. «Speriamo venga al più presto approvato dal Consiglio Regionale del Piemonte il disegno di legge di cui sono presentatrice”,dichiaira l’assessore ai Diritti civili della Regione Piemonte, Monica Cerutti, che si schiera contro tutte le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale, sulla provenienza etnica, sulla disabilità e sull’età»
Anche Vladimir Luxuria esprime la propria solidarietà al giovane – “certa gente – scrive – non dovrebbe uscire dalle caverne”